Dragoni – La vicenda legata al progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di Biometano continua a tenere alta la polemica in paese. La fascia tricolore Antonella D’Aloia tenta in ogni modo di scaricare ogni eventuale responsabilità per la realizzazione del progetto sulla precedente amministrazione comunale che – accusa D’Aloia – non avrebbe attuato alcun “resistenza” contro l’impianto. Di Certo però nemmeno lei e il suo gruppo che si trovava in consiglio comunale con il ruolo di minoranza non si sarebbe strappata le vesti per opporsi la progetto. Un impianto – ironia della sorte – che è progettato sul terreno di un amico, stretto, di famiglia del primo cittadino dragonse, Antonella D’Aloia. E questo dettaglio insinua nella mente di tanti cittadini un dilemma amletico: D’Aloia è veramente contraria all’impianto? Realmente tenterà di impedire la realizzazione del progetto danneggiando l’amico di famiglia? Oppure la fascia tricolore recita solo un copione sapendo che, alla fine, il biometano sarà costruito?
La polemica in paese ruota intorno al progetto per realizzare un impianto per la produzione di biometano dalla digestione anaerobica di biomasse agricole e zootecniche, un impianto che prevede la produzione annua di 4.200.000 smc (standard metro cubo) tramite l’immissione giornaliera nell’impianto di residui provenienti da coltivazioni e allevamenti del territorio (per quelle aziende che vorranno stipulare contratti). A farsene promotrice già dal 2019 è la società agricola Cannavina Biometano in un’area ai confini con il vicino comune di Alvignano.
Il progetto presentato al Comune nel 2019 aveva avuto parere contrario dall’Ente locale; diversamente sono andate le cose allorquando la Società Agricola ha presentato alla Regione Campania la documentazione necessaria e i pareri favorevoli degli Enti e Commissioni preposti ai controlli ed alle autorizzazioni (sanitarie, paesaggistiche, storico-artistiche) tanto che con Decreto Dirigenziale n.14 del 15 febbraio 2022, “si autorizza” la realizzazione. Il Comitato oggi contesta al Comune l’assenza in sede di Conferenza di Servizi e in particolare all’ultima svoltasi il 23 dicembre 2021 presso la Regione Campania.
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