Ultim'ora

Sparanise – Scandalo all’Ambito Sociale, Martiello annuncia: mi riprendo la fascia. Con effetto immediato

Sparanise – “Cari concittadini, il 13/12/2021 decisi di autosospendermi dalla carica di Sindaco, a seguito di una notifica da parte della Polizia Giudiziaria, fino ad avvenuto chiarimento. Il motivo della mia scelta era legato alla necessità di dedicarmi all’approfondimento dei fatti e delle vicende contestate, nonché al chiarimento della mia posizione. Finalmente, essendo stato ascoltato dall’autorità giudiziaria il giorno 23/02/2022 ed avendo, precedentemente, presentato memoria difensiva, comunico con effetto immediato la revoca dell’impedimento ed il rientro alla carica di Sindaco.”
E’ la nota con cui Salvatore Martiello, sindaco del popoloso centro dell’Agro Caleno, ha annunciato alla cittadinanza la sua decisione di riprendere nelle sue mani il timone del municipio fino ad oggi affidato al vice sindaco Vitaliano Ferrara.

Leggi anche:

Sparanise – Scandalo Ambito Sociale, Martiello davanti all’Antimafia. Poi il rientro in municipio

Sparanise / Teano / Falciano del Massico – Scandalo Ambito Sociale, la Procura: gli indagati operano in stretto collegamento con il clan dei casalesi

Sparanise / Teano – Servizio Sociali e Camorra, i telefoni pesanti come macigni

Sparanise – Scandalo Servizi Sociali, la difficile posizione dell’assessore Spinosa e le accuse dell’Antimafia

TEANO / SPARANISE / CASERTA / FALCIANO DEL MASSICO – Servizi Sociali, l’Antimafia accusa: milioni di euro nelle casse della Camorra. Il contributo dei pentiti

 

Guarda anche

VITULAZIO – Gettano droga dal finestrino e scappano: indagano i carabinieri

Vitulazio – Viaggiavano su una Fiat Panda a velocità sostenuta e in manovra di sorpasso …

un commento

  1. Alberto Trasparenza

    C’era, l’altro giorno, un bando di concorso pubblico? Erano in molti ad ambire ad occupare quelle posizioni. Presumibilmente erano preparati e, perché no, meritevoli. È stata finanche istituita un’apposita commissione, deputata a verificare che tutto si svolgesse secondo le previste prescrizioni. Alcuni candidati al predetto concorso avevano già pronta la valigia; erano tristi malgrado venissero continuamente incoraggiati. Del resto tutto sembrava escludere che si trattasse di un concorso “a porte chiuse” o, se si preferisce, di un “concorso su misura”. Insomma, un concorso fatto appositamente per qualcuno. È già tanto che si siano potuti presentare tutti questi concorrenti, perché, come già detto, molti erano molto sfiduciati. Di lì a poco, si sono saputi i nomi dei fortunati vincitori dell’annunciato concorso. Deve trattarsi di persone indiscutibilmente meritevoli: nulla, assolutamente nulla, potrebbe portare a pensare il contrario. Gli esclusi, sconfitti o, se si preferisce, perdenti, sono andati a cercare, con la valigia che avevano preparato, fortuna altrove; sono rimasti loro, “i meritevoli”, ad occupare le tanto ambite posizioni. Logicamente si confida sul fatto che il concorso si sia svolto nella dovuta maniera, non tanto perché, se così non dovesse essere, sono stati cacciati aspiranti più meritevoli, quanto per il danno procurato all’intera società. Sarebbe come se per una squadra di calcio si ingaggiassero i peggiori giocatori: sempre di calcio si tratterebbe ma le possibilità che possibilità che si vincano le partite e finanche si vinca lo scudetto, con tutte le conseguenze che derivano da una scelta cardinalmente opposta, sarebbero molto scarse. Non è questione di meritocrazia, che sempre si manifesterà, ma semplicemente di egoismo, dannoso per qualsivoglia società, quando si sbaglia, diciamo così, a fare certe valutazioni. Quando si bandiscono i concorsi “già vinti” non si fa solo un torto agli sfortunati concorrenti bensì all’intera società. Ecco dunque spiegata, cari ragazzi, la differenza (fra il danno diretto e quello indiretto) che si ha quando le scelte non vengono fatte in base alla effettiva meritocrazia. Chi l’ha dura la vince! Che vinca il migliore

    Di Alberto Trasparenza