Sparanise / Teano – Per ora, chiaramente, si tratta solo di indiscrezioni che non trovano conferme ufficiali per ovvie ragioni di segreto istruttorio. Tuttavia, voci sempre più insistenti, parlano di importanti riscontri rinvenuti nelle apparecchiature elettroniche finite sotto sequestro qualche mese fa durante le perquisizioni eseguite nelle abitazioni di numerose persone fra cui il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello e il professionista Pasquale Capriglione, conosciuto come il “mago delle cooperative sociali”. Dai risultati, ancora parziali, delle analisi fatte sui supporti magnetici sequestrati, sono saltate fuori messaggi fra la fascia tricolore di Sparanise e Capriglione, imprenditore originario li Falciano del Massico, Ilaria Iorio e Carlo D’Angelo, dirigente del Comune di Teano e, per qualche tempo, dell’Ambito socio-sanitario di cui Sparanise e capofila. Martiello con la Iorio, stando a quanto finora appurato dagli agenti, si sarebbero scambiati documenti riguardanti le gare indette e segnalato soggetti da assumere presso le cooperative gestite da Capriglione. A coordinare l’attività investigativa, ancora alle battute iniziali, sono i pubblici ministeri Antonello Ardituro, Simona Belluccio e Vincenzo Ranieri della Procura partenopea. Secondo l’accusa Del Vecchio, Capriglione, Pezzella e Diana sarebbero legati al clan dei Casalesi.
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