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QUANTO VALE UN ABBRACCIO AI TEMPI DEL COVID-19?

Stiamo vivendo un periodo storico che a tratti sembra surreale, impegnati a combattere un nemico invisibile chiamato Covid-19, che ci ha costretti ad un isolamento forzato in casa, cambiando così le nostre abitudini quotidiane, per far fronte a un’emergenza mondiale, che richiede l’impegno e il sacrificio per il bene comune. Tutto ciò genera in noi molte emozioni: paura, sconforto, senso d’impotenza, incredulità, spaesamento, solitudine. C’è chi ha la fortuna di vivere la quarantena con la propria famiglia, con l’uomo o la donna che ama, con i propri figli, con i genitori. C’è invece, chi soffre per la lontananza dalle persone care, chi ha un figlio in un’altra città per lavoro o studio e vive ogni giorno con la preoccupazione che possa accadergli qualcosa; chi non può vedere gli anziani genitori; chi ha un membro della famiglia immunodepresso lei cui paure, quindi, si amplificano per timore di un contagio che potrebbe essere quasi certamente letale; c’è chi abita da solo e affrontare settimane senza un contatto diretto è alquanto frustrante; c’è chi è lontano dalla persona amata e spesso le telefonate e le videochiamate non bastano e finiscono per aumentare la sofferenza generando insoddisfazione; c’è chi gestisce male la convivenza permanente forzata, creando tensioni e malumore in famiglia, fino a sfociare in una vera e propria crisi di coppia.

Ma dobbiamo vedere le cose anche da un’altra prospettiva e considerare questo periodo come un’occasione di crescita, per fermarci a riflettere, per rilassarci e per prendere contatto con noi stessi. Può essere una possibilità per riscoprire e vivere le nostre relazioni (con figli, marito/moglie, genitori, fratelli/sorelle), quelle che spesso trascuriamo per gli impegni lavorativi e per i ritmi frenetici della vita quotidiana. Diamo per scontato tante cose, la prima fra tutte sono gli affetti… Quanto è strana la vita: quando abbiamo le persone, ci manca il tempo. Quando abbiamo il tempo, ci mancano le persone. Ci manca quel caffè con un amico, ci manca quella stretta di mano, quel bacio, ma più di tutto ci mancano gli abbracci…

MA QUANTO VALE UN ABBRACCIO AI TEMPI DEL COVID-19?

L’abbraccio è un qualcosa di profondo in cui manifestiamo il bisogno dell’altro. Si dice che la durata media di un abbraccio tra due persone è di 3 secondi, ma la scienza ha scoperto che quando tale durata si protrae fino a circa 20 secondi, si produce nel corpo e nella mente un effetto terapeutico. La spiegazione tecnica è che un abbraccio sincero produce ossitocina, noto anche come l’ormone dell’amore. Questa sostanza genera molti effetti benefici sulla salute fisica e mentale, ci aiuta a rilassarci e a calmare le paure e l’ansia. Stare tra le braccia dell’altro ci da conforto, ma può significare molto di più. Come quell’abbraccio che avvolge l’intero corpo, che accoglie e di solito chi lo riceve si sente amato, stimato e rispettato.

A mio parere, l’abbraccio più bello in assoluto è quello lungo, perché sta ad indicare amore, affetto, empatia, comprensione. Come l’abbraccio dei genitori al proprio figlio o quello degli innamorati. Inoltre, è anche quello più salutare fra tutti, perché producendo molta ossitocina il nostro corpo rafforza le difese immunitarie, donandoci un piacere istantaneo e curativo che ci fa sentire subito meglio.

In questa quarantena forzata tante coppie si ritrovano a vivere separate. E non importa se si abita nella stessa città o a km di distanza, purtroppo la situazione non cambia, si è costretti a stare lontani. Quindi, da una parte c’è la voglia di vedersi e di sostenersi l’uno con l’altro, ma di contro regna l’incertezza e la paura di non riuscire a tenere viva la fiamma, soprattutto se si è agli inizi di una relazione.

COME GESTIRE LA MANCANZA DEL PARTNER?

Un consiglio per gestire tale lontananza e contenere la forte emotività, può essere quello di scegliere insieme una data futura nella quale vedersi, ovviamente tenendo conto della realtà dei fatti e non in maniera surreale, in modo da non dover vivere poi l’ennesima delusione. Pianificare ci permettere di stabilire un obiettivo da raggiungere e l’attesa sarà, così, più sopportabile. Inoltre, è importante mantenere i contatti con il proprio partner attraverso chiamate, videochiamate o messaggi, che sicuramente non sono paragonabili alla presenza fisica della persona amata, la cui mancanza a lungo andare può creare sofferenza, ma bisogna non dimenticare mai che questa è una situazione passeggera e non permanente.

I canali di comunicazione tecnologica sono strumenti molto utili in questa situazione di crisi, perché rendono più sopportabile la lontananza e possono essere utilizzati per svolgere tante attività da casa insieme, come fare sport, guardare un film, studiare o anche divertirsi con i giochi di società. È importante non annullare tutti i programmi già presi e previsti per il futuro, ma parlane e magari pianificarli nei dettagli, come la prossima vacanza, una gita, un matrimonio o una convivenza.

Il futuro è solo rimandato a data da destinarsi… Presto ci riabbracceremo tutti!

La rubrica di approfondimento su tematiche psicologiche, a cura della Dott.ssa Angela Pagliaro, Psicologa Clinica, esperta in Valutazione Psicologica, Psicologia Ospedaliera e Psicologia dello Sport, ha l’obiettivo di affrontare argomenti che ci incuriosiscono e su cui vogliamo saperne di più, fornendo spunti di riflessione e quesiti sulla nostra vita. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale.

 

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