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Roma / Raviscanina – Commissione Comuni Montani ANCI, Masiello rappresenta la Campania

Roma / Raviscanina – Ieri si è insediata presso la sede nazionale di ANCI a Roma la Commissione Comuni Montani presieduta dal rappresentante nazionale della consulta piccoli comuni Massimo Castelli è composta da un rappresentante per ogni Regione. A rappresentare i comuni della Campania l’ANCI regionale ha designato il Sindaco di Raviscanina Ermanno Masiello.  “Ringrazio il presidente Carlo Marino per aver voluto affidarmi questo impegnativo ed entusiasmante ruolo di rappresentanza degli interessi e dei bisogni dei comuni montani della Campania. ANCI ha voluto la nascita della Commissione montagna per meglio rappresentare al Governo e al Parlamento le peculiarità e le ragioni dei Comuni montani e parzialmente montani. La salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane è sancito dalla Costituzione che, all’art. 44: “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”. Il 48,9% è amministrato da Comuni totalmente montani, il 13,1% da Comuni parzialmente montani.
Durante i lavori della commissione, sono state affrontate alcune tematiche che saranno alla base di un “manifesto della montagna” che sarà presentato nelle prossime settimane dall’ANCI. Il tema del digital divide caratterizza in modo troppo rilevante il territorio montano e resta ad oggi un fattore di forte discriminazione. Queste infrastrutture sono indispensabili per sostenere il “Controesodo” di cittadini e imprese, combattere lo spopolamento e promuovere concretamente la coesione territoriale e la realizzazione di rapporti sociali equi. Per creare nuova occupazione nelle aree montane è indispensabile elaborare una specifica “fiscalità di vantaggio”, che ha solo un valore compensativo dei maggiori costi e delle gravi deficienze di infrastrutture e servizi che attanagliano le piccole comunità delle zone interne. In molti campi di attività esiste un gap fra costi di produzione rispetto alle aree di pianura: il costo dell’energia, il costo dei trasporti, la difficoltà di accesso ai servizi ecc. La scuola è un presidio culturale, occorre far sì che sia garantita un’istruzione di qualità per scongiurare rischi di crescente impoverimento delle comunità e dei servizi. Va ripensata la normativa sulla composizione delle classi scolastiche e sul dimensionamento degli istituti comprensivi. La presenza dei medici di base e strutture sanitarie devono essere garantite andando oltre il semplice dato numerico e tenendo conto anche dell’estensione territoriale.

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