Ultim'ora

SANT’ANGELO D’ALIFE – Di Tommaso e responsabili del’Utc, ‘sposi soltanto promessi’

 

SANT’ANGELO D’ALIFE. Si dice che ‘se son rose
fioriranno’. Molte volte, tuttavia, è proprio quel ‘se’ a fare la differenza.
Per questo, molti amori non riescono mai realmente a sbocciare. Alcuni non
prendono mai quota perché non scatta il fatidico colpo di fulmine. In altre
occasioni, succede che la corrispondenza di amorosi sensi si spenga sul nascere
dopo i primi incontri. Ci si vede, ci si conosce e poi si comprende che non si
è fatti l’uno per l’altro. Altri amori, invece, sembrano partire anche bene.
Soltanto che, nel corso del tempo, si comincia a litigare. Prima solo
saltuariamente, poi più frequentemente. Fino al punto in cui la convivenza
diventa impossibile. E ci si lascia. Tra la maggioranza targata Crescenzo Di
Tommaso e i responsabili dell’ufficio tecnico comunale – che si sono
recentemente avvicendati sul municipio santangiolese – è accaduto
sostanzialmente questo. A poco più di due anni di distanza dall’inizio del
mandato, ben tre titolari dell’utc hanno fatto le valigie e sono andati via.
Qualcuno – come l’ingegnere Russo – è stato cacciato via praticamente subito.
Nemmeno il tempo di ambientarsi nella nuova casa comunale ed ecco che il
sindaco Di Tommaso spinse il professionista sidicino a cercare lavoro altrove.
Classico esempio di un amore mai nato. Da quel momento, cominciarono i contatti
serrati per scegliere il successore. La scelta cadde, in un primo momento, sul
tecnico Cerbo. I primi approcci, evidentemente, non andarono come si
sperava  e  non se ne fece più nulla. Una delle due parti
– sembrerebbe il tecnico – dovette aver pensato che quel matrimonio non si
doveva fare né allora, né mai. E così fu. Poi, finalmente, arrivò la nomina
dell’architetto Anna Maria Terreri. Tra la professionista di Baia e Latina e la
compagine amministrativa pareva essere sbocciato un amore a prima vista e le
condizioni c’erano davvero tutte. Ma anche questa storia – benché durata circa
due anni – è però finita male. Qualche giorno fa, infatti, l’architetto Terreri
ha definitivamente gettato la spugna rassegnando le proprie dimissioni
irrevocabili. La motivazione reale sarebbe da ricondurre ai troppi contrasti tra
la donna e gli amministratori. Del resto, come non crederci? Insomma, roba da
scriverci su un romanzo. E il titolo potrebbe essere “Gli sposi soltanto
promessi”. Perché a differenza del capolavoro manzoniano, qui nessuna Provvidenza
sembra aver ancora  determinato un
perpetuo equilibrio. Francesco Mantovani

Guarda anche

SANT’ANGELO D’ALIFE – Utc, le bugie hanno le gambe corte

SANT’ANGELO D’ALIFE. Le bugie hanno le gambe corte. E il tempo è galantuomo perché prima …