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VAIRANO PATENORA – Delitto Casparrino, ecco la sentenza con due ergastoli

vairano patenora. Omicidio Casparrino, dura la sentenza di primo grado: due imputati condannati all’ergastolo, per altri due complici pena di nove anni. Soddisfatte le parti civili per la sentenza  che riconosce anche 200mila euro di danno (come acconto). Dopo tre anni da quelal terribile notte, quindi, i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vere scrivono un primo importante capitolo nella vicenda per la morte di Bartolomeo Casparrino

La sentenza
Ergastolo per Uretru Eduard Razvan e Trinca Romolus l’ergastolo  a cui il giudici infligge anche l’isolamento diurno per due mesi.
Condanna a dodici anni di carcere   per Alexandru Onofreiciuc e  Nicoleta Stefan
Nove anni di carcere  per Ciurea Alexandru.
Assoluzione per Ionel Sandu.

Il risarcimento danno
La sentenza della corte di Assise composta dal giudice Corinna Forte e dal presidente Elvira Capecelato ha anche accordato un risarcimento (a titolo di acconto) di 200mila euro in favore della parte civile rappresentata da Lucia Daniele, anziana madre della vittima.

La soddisfazione
La parte civile, attraverso l’avvocato Vincenzo Cortellessa e la publica accusa, rappresentata dalla dottoressa Persico, al termine dell’udienza, hanno manifestato piena soddisfazione per la decisione assunta dal tribunale.

La rapina e la morte del bidello
Secondo la ricostruzione fatta dai periti durante il processo ,  Bartolomeo Casparrino  fu ucciso per soffocamento, probabilmente con un cuscino pressato sul viso. Per legarlo e immobilizzarlo intervennero almeno due persone. L’uomo lottò e tentò disperatamente di difendersi.
Fu picchiato e maltrattato. L’agonia durò fra i quattro e sei minuti.  Ad uccidere Bartolomeo Gasparrino, quindi, è  stata una banda di rumeni, specializzata in furti in appartamento. Il gruppo avrebbe operato avvalendosi  della complicità di una badante  – sempre proveniente dall’est europeo –  che avrebbe fornito importanti informazioni sulla casa dell’uomo.
L’uomo viveva con l’anziana madre in una modesta abitazione a poche centinaia di metri dalla scuola elementare dove da 27 anni faceva il bidello. I malviventi si ntrodussero nell’abitazione calandosi da una botola che consente l’accesso al tetto e si sono diretti nella stanza occupata dell’uomo.  I banditi picchiarono to a lungo il bidello dopo averlo legato con delle fascette fermacavi.  Le sue urla svegliarono la mamma dal sonno che, nel tentativo di scongiurare il peggio, indicò ai banditi dove erano custoditi i soldi.  Casparrino è ricordato da tutti inpaese  viene descritto come una persona molto riservata e che aveva uno stile di vita sobrio.   Amava la vita riservata e per questo frequentava poco o niente la piazza e i locali dove la gente normalmente si incontra.

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