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L’ex sindaco Giorgio Magliocca |
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L’ex presidente della Patrimonio, Giuseppe Vitiello |
pignataro maggiore. Illecita gestione dello smaltimento dei rifiuti, nulla di fatto alla prima udienza del processo contro l’ex sindaco Giorgio Magliocca e l’ex presidente della Pignataro Patrimonio, Giuseppe Vitiello.
Si tornerà in aula il prossimo 22 dicembre quando i giudici del triibunale di Santa Matia Capua Vetere dovranno pronunciarsi sulle eccezioni preliminari mosse dall’avvocato Mauro Iodice, difensore dell’ex primo cittadino pignatarese.
Iodice ha evidenziato la incompetenza funzionale del tribunale sammaritano nel giudizio e sostenendo che la stessa competenza apparterrebbe al tribunale di Napoli.
Se tali tesi sarà accolta il giudizio sarà cancellato e tutte le carte dell’intera vicenda saranno trasmesse a Napoli che dovrà ripartire dall’inchiesta sulla vicenda.
Se, invece, la richiesta sarà respinta, allora il processo partirà regolarmente e saranno sentiti i testi dell’accusa.
Vitiello e Magliocca sono accusati di aver violato le norme che regolano la tutela dell’ambiente.
Secondo l’accusa – nell’anno 2009, quindi inpiena emergenza rifiuti – avrebbero fatto sì che la Pignataro Patrimonio esercitasse l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, senza alcuna iscrizione all’Albo nazionale dei Gestori Ambientali.
Gestisse illecitamente rifiuti speciali quali fanghi di depurazione e accumulasse rifiuti da frazione organica, carta e cartoni, senza alcun tipo di copertura; non effettuasse mensilmente le analisi sulle acque dei reflui scaricati, scaricasse reflui urbani senza autorizzazione che invadevano il fosso Canale Ferrovia, immissario del Rio Pellegrini che si immette nel canale Agnena.
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