Ultim'ora

SPARANISE – Caso ex tabacchificio, le procedure dell’Inps, le “fantasie” politiche e le “furbate” dei sindacati

consoli_angelo

SPARANISE – Sul caso dell’ex Tabacchificio arriva un documento a firma del consigliere regionale  Angelo Consoli (Udc) che, in sintesi, rassicura i lavoratori (oltre 120) coinvolti nella richiesta avanzata dall’Inps. L’istituto vuole una grossa fetta delle somme ricevute per la cassa integrazione in deroga. Le somme erogate dall’istituto previdenziale vanno restituite perchè la stessa Inps ha dichiarato nullo un accordo sottoscritto fra l’azienda e i lavoratori. Un accordo, ha evidenziato l’Inps, che andava sottoscritto nelle opportune sedi provinciali.

 A questo punto sorgono diversi dubbi:

Chi sono i responsabili di quell’accordo? Gli stessi sindacati che doveva tutelare i lavoratori? Gli stessi sindacati che “chiedevano” ai dipendenti di “versare” il 3% quale quota che l’azienda doveva rimettere allo Stato per ottenere la cassa integrazione? Oppure sono gli stessi sindacati che hanno “consigliato” ai lavoratori un avvocato – per il ricorso all’Inps – che sembra essere poi sparito con il “malloppo” degli acconti?

Inoltre alcune affermazioni di Consoli lasciano di “stucco”. Consoli lascia intendere quasi che quelli dell’Inps stiano al loro posto tanto per perdere tempo e che inviano cartelle con richieste di soldi, a casa dei lavoratori, tanto per riempiere la loto giornata.  ” Non c’è ragione di pensare – precisa Consoli – come del resto sostenuto anche dalle organizzazioni sindacali che l’INPS vorrà andare oltre il formale sollecito”.

Sarà il tempo – il vero galantuomo – a chiarire da quale parte sta la ragione. Infatti, tantissimi lavoratori, ritengono che se la politica non interverrà seriamente versando, attraverso le casse regionali, i soldi all’Inps, i poveri lavoratori non avranno scampo e dovranno ridare i soldi all’istituto previdenziale. E non ci sarà scampo per nessuno, soprattutto per i lavoratori pensionati ai quali l’Inps potrà applicare direttamente la trattenuta.

Per gli altri i tempi potranno dilatarsi, ma quasi certamente senza alcuna possibilità di “vittoria” in assenza di un preciso intervento della politica regionale. Appare questa l’unica soluzione per uscire dal problema, tutto il resto appare essere, come al solito, semplice propaganda elettorale.

Il comunicato di Consoli

“Gli ultimi avvenimenti che riguardano i lavoratori dei tabacchifici in Campania  ed in particolar modo in provincia di Caserta – evidenzia il consigliere regionale Angelo Consoli – ripropongono la necessità di tenere alta la vigilanza e l’attenzione di tutte le Istituzioni e delle Organizzazioni Sindacali in merito a questa delicata vertenza. L’invio delle lettere di sollecito da parte dell’INPS riguardo alla richiesta di pagamento degli indebiti relativi alla CIGS (cassa integrazione  guadagno) costituisce un atto di una gravità assoluta tenendo conto che l’INPS nel corso degli incontri avuti presso la mia Commissione e presso l’Assessorato al Lavoro della Regione, ha ripetutamente ribadito che non darà corso a recuperi fino alla definizione del contenzioso amministrativo in atto tenendo conto  della profonda crisi socio-economica dell’intero comparto e della incertezza interpretativa dei decreti ministeriali e degli accordi regionali. Non c’è ragione di pensare – precisa Consoli – come del resto sostenuto anche dalle organizzazioni sindacali che l’INPS vorrà andare oltre il formale sollecito, ma  il fatto crea l’occasione per rilanciare con forza un’azione politica istituzionale e sindacale, con il concorso di tutti, lavoratori ed amministratori comunali compresi,  per ottenere la dichiarazione  dello stato di crisi del settore, allo scopo di accendere finanziamenti pubblici adeguati per far maturare nel Governo nazionale, la consapevolezza che è necessario intervenire sulla Comunità Europea per ottenere la reintroduzione del tabacco nei prodotti che beneficiano degli aiuti comunitari nella programmazione 2014/2020 e per far si che si riapra il fondo nazionale per le somme da destinare agli ammortizzatori sociali. E’ utile – sottolinea il coordinatore provinciale dell’ UDC – evidenziare che si parla di un settore che a fronte del basso costo di impresa è ancora capace di assicurare lavoro a migliaia di addetti e quindi reddito per le moltissime famiglie interessate. Per tanto considerata l’enorme importanza della vertenza in questione, non può esserci spazio per i “tirapiedi” di turno che da sempre assenti nella vicenda mirano a creare incertezza nei lavoratori e  sfiducia nelle Organizzazioni Sindacali, che con grande equilibrio stanno svolgendo una delicata funzione, nonché tentativi di strumentalizzare il grave disagio delle persone per fini facilmente immaginabili. Riaffermo – puntualizza Consoli – la mia determinazione nella qualità di rappresentante del territorio e di vice presidente della Commissione Regionale Attività Produttive e Lavoro, a proseguire in sintonia con le Organizzazioni Sindacali ed i Sindaci, la forte ed incessante azione per assicurare al settore della tabacchicoltura un futuro meno travagliato e più sicuro. Prossimamente – conclude Consoli – mi adopererò per dar vita ad un tavolo istituzionale con le Amministrazioni comunali interessate per competenza territoriale e con i   rappresentanti dei lavoratori per mettere a punto una strategia adeguata e le azioni di lotta più opportune a sostegno della vertenza”.

LEGGI ANCHE:

SPARANISE – TABACCHIFICIO, L’INPS AGLI EX LAVORATORI DIMON: RESTITUITE I SOLDI DELLA CASSA INTEGRAZIONE

 

 

 

 

 

 

Guarda anche

AUTO SI RIBALTA E PRENDE FUOCO: 25ENNE SALVA

Tutto prende corpo l’altra notte nella periferia di San Marcellino, popoloso centro dell’Agro Aversano, quando …