PIETRAMELARA . Era accusato, insieme, ad un suo amico di Teano di rapina ed estorsione. E’ stato assolto dal giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Protagonisti della vicenda Massimo Mainolfi (di Pietramelara) e Renato Faella ( di Teano). Entrambi hanno affidato la difesa all’avvocato Ciro Balbo. Il legale è riuscito a convincere il giudice che ha respinto la richiesta dell pubblico ministero che chiedeva quattro anni di carcere per gli imputati. Balbo, invece, è riuscito a dimostrare come l’uomo aveva perso la somma al gioco delle tre carte e che successivamente aveva denunciato alla polizia il fatto facendolo passare per una rapina. Secondo l’accusa, alcune anni fa, Mainolfi e Faella erano alla stazione di servizio dell’Autostrada del Sole, in territorio di Teano. Si fermò un camionista di Modena al quale i due imputati imposero, con la forza, di rilasciare un assegno di circa 500euro. Un assegno che poi venne negoziato presso una banca della città sidicina.
Una versa rapina, secondo il caminionista modenese che qunado ripartì con il mezzo, si fermò al posto di polizia di Cassino dove presentò denuncia. L’avvocato difensore è riuscito a dimostrare l’infondatezza dell’accusa chiarendo che quella somam era stata rilasciata perchè rappresentava un debito di gioco. Infatti il camionista si era cimentato, senza fortuna, nel gioco delle tre carte perdendo 500 euro. Un debito che aveva saldato con l’assegno.