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FONTEGRECA – IL FIUME SAVA E’ INQUINATO, LO CERTIFICA L’ORDINANZA DEL SINDACO: VIETATO UTILIZZARE L’ACQUA DEL FIUME

FONTEGRECA – Il fiume Sava è inquinato. Lo certifica anche il sindaco della città Antonio MOntoro che con una propria ordinanza vieta l’uso dell’acqua del fiume, per qualasiasi scopo. Alla fine, anche sui dati forniti dalle analisi dell’Arpac – le prime dello scorso novembre 2013 – il sindaco ha dovuto emettere l’ordinanza che, come prima cosa, stride con quanto da lui affermato: il fiume è sano, sono tutte bugie. Invece, ecco l’ordinanza che afferma:

VISTA la nota prot. 278/UOPC ex OS 30 dei 31/01/2014, con la quale l’Azienda Sanitaria Locale Caserta – Dipartimento di Prevenzione – Unità Operativa di Prevenzione Collettiva – Distretto 15 di Piedimonte Matese (CE. segnala che dai certificati analitici di campionamenti effettuati dall’ARPAC sulle acque del fiume Sava in data 11/12/2013. 06/01/201«” e 21/01/2014, risulta urta quantità rilevante di inquinanti derivanti dalla verosimile immissione di reflui di origine urbana;

fino a 

PRESO ATTO Che l’ASL, con la precitata nota ha rappresentato, l’opportunità di disporre cautelativamente il divieto di utilizzo delle acque del Fiume Sava per uso irriguo, per uso zootecnico e per ogni utilizzo che possa comportare ns< di contaminazione per l’ambiente, le colture o la fauna, nonché possibili rischi correlagli per la salute umana, accertamento effettuato dall’ARPAC della risoluzione della problematica;

ORDINA

E’ fatto Divieto di utilizzo delle acque del Fiume Sava per uso Irriguo, per uso zootecnico e per ogni utilizzo che può comportare rischio di contaminazione per l’ambiente, le colture o la fauna, nonché possibili rischi correlaci!’ per a umana, fino ad accertamento effettuato dall’ARPAC della risoluzione della problematica;  i divieti di cui alla presente ordinanza riguarda il tratto del Fiume “SAVA” ricadente nel territorio del Comune fontetreca(CE).

Un inquinamento evidente che si è manifestato per la prima volta lo scorso sette ottobre. Sorprendeva, finora,  l’assenza di qualsiasi ordinanza per tutelare la salute pubblica, nemmeno un cartello per avvisare i cittadini di essere, almeno, prudenti.    Da mesi le cascate della cipresseta di Fontegreca – un biotipo unico al mondo – si sono trasformate, nuovamente, in una immensa vasca da bagno stracolma di schiuma. Insomma, la Terra dei Fuochi sembra non aver insegnato nulla agli amministratori del Matese che dovrebbero anteporre la tutela del territorio – in gran parte ancora integro – ad ogni altra cosa. Invece non bastano tre mesi per bloccare l’inquinamento di uno dei torrenti più belli della catena montuosa del Matese. I primi due mesi sono serviti alle varie istituzioni per “certificare” il tipo di inquinamento generato – secondo le analisi eseguite dall’Arpac – da fanghi biologici.  Era il sette ottobre scorso quando una schiuma densa ricoprì gran parte del corso d’acqua invadendo anche il terreno oltre le sponde. La segnalazione arrivò quasi subito all’ufficio tecnico del piccolo municipio di Fontegreca, ma nessuna iniziativa fu assunta. Solo dopo molti giorni, su esplicita denuncia di un consigliere di minoranza – Elisabetta Cambio – si attivò la procedura prevista. Lo scorso undici novembre, personale dell’Arpac si recò in zona per prelevare i campioni necessari per le analisi. sul caso c’è attesa per i risultati dell’indagine che sta conducendo il corpo forestale dello stato.

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7 commenti

  1. Azz! Ma allora la schiuma non era un fotomontaggio?!?

  2. Ma come, striscia la notizia non aveva fatto un servizio falso??? Ma mettetevi d’accordo con queste tarantelle, assumetevi le responsabilità e venite a capo della situazione!

  3. si dimetta il sindaco

  4. Sarei curioso di sapere, quale fiume nel mondo non presenta tracce (anche se minime di inquinamento). Resto in attesa, così chiediamo a tutti i sindaci di dimettersi.

  5. Forse le dimissioni sono da chiedere anche per altre cose…

  6. Per Pasquale 2:
    un conto sono le “tracce” (spesso invisibili), altra cosa è invece la vergognosa schiuma in questione!!!

  7. Vedendo tutta questa pubblicità negativa che si sta creando intorno ad un luogo paradisiaco, solo per fare attività politica, ritengo che gli unici veramente inquinati sono coloro che sti stanno rendendo responsabili di questa “sporca” attività denigratoria nei confronti delle istituzioni preposte alla risoluzione della problematica, che, perlatro, è già in via di risoluzione visto che è stata individuata la causa. E’ doveroso anche chiarire, visto che viene tanto ostentata la parola “inquinamento”, che i risultati delle analisi non hanno evidenziato questo forte inquinamento come esiste in molti fiumi d’italia che guarda caso nessuno ne parla. Forse perchè in quei luoghi si sta cercando di risolvere il problema in maniera composta cosi come viene richiesto ad una corretta classe politica.