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SPARANISE – Tares, Piccolo contro le “intimidazioni” di Sorvillo

SPARANISE – Il 31 luglio 2013 sarà ricordato per gli sparanisani  non solo come una torrida giornata d’estate. Una delle solite giornate estive sparanisane. L’acqua dai rubinetti al solito scarseggia in questo periodo ed in alcune zone manca del tutto. Le serate paesane sono monotone perché alcun tipo di manifestazione o evento è stato non solo previsto, ma neppure concepito, con l’eccezione di qualche lodevole iniziativa intrapresa dalla proloco o dai cicloamatori, ovviamente senza il contributo dell’amministrazione comunale.  Il 31 luglio 2013 è anche il primo anno, nella storia di Sparanise, che l’ente non ha ancora un bilancio approvato dal consiglio comunale. Un record negativo, tra i tanti, collezionato dall’amministrazione comunale. Per carità, è corretto anche ricordare che il legislatore ha disposto una proroga per l’approvazione del bilancio comunale.  Tuttavia occorre anche ricordare che la proroga, a livello nazionale, si è resa necessaria perché nel mese di giugno diversi comuni anche importanti hanno rinnovato il sindaco ed il consiglio comunale e questo comportava la necessità di un differimento proprio per consentire alle nuove amministrazioni, insediatesi dopo il voto, di redigere ed approvare il documento economico. L’aver prorogato il termine ultimo non significa aver obbligato gli amministratori a redigere l’atto l’ultimo giorno, anzi i comuni bene amministrati che non sono stati interessati dalle elezioni hanno approvato il bilancio preventivo da tempo. Il bilancio è l’atto fondamentale per il Comune e serve a stabilire le entrate e le spese, avviandoci ormai alla fine dell’anno, occorre pure domandarsi cosa serve approvarlo a settembre quando ormai buona parte dell’anno è passato e le spese sono state sostenute con regime dei dodicesimi.<BR>  Il regime di spese in dodicesimi si applica per i comuni, poco virtuosi e svogliati, che non avendo approvato il bilancio possono spendere le stesse somme previste in bilancio per l’anno precedente dividendo per dodici il relativo capitolo e moltiplicandolo per il mese in corso.  Naturalmente quando poi sarà pronto il bilancio si dovrà tenere conto delle spese in dodicesimi già effettuate obbligatoriamente senza poter fronteggiare spese impreviste avendo già speso le relative risorse. Chiaramente in questo modo alcuna programmazione risulta possibile e le spese , anche quelle ordinarie, sono molto difficili.  Sulla vicenda è intervenuto l’Avv. Salvatore Piccolo , consigliere comunale di opposizione già assessore alla legalità in questa stessa consigliatura. “Questo accade a Sparanise il 31 luglio 2013, ma con enorme sorpresa in numerose abitazioni, non tutte, tra ieri e oggi stanno arrivando delle graziose letterine spedite dall’ufficio tributi con le quali si intima ai cittadini di pagare entro oggi, appunto 31 luglio, pesanti somme a titolo di Tares in acconto rispetto ad una seconda rata di settembre ed a una ulteriore rata di novembre. Tutto questo perviene con un solo giorno di preavviso, ed in molti casi le letterine neppure sono arrivate e senza neppure che il bilancio, dove la tassa dovrebbe essere prevista per stabilire la destinazione delle relative entrate, è stato neppure redatto. E’ lecita questa procedura? Tutti i pagamenti tributari per poter essere validamente richiesti necessitano di un termine che deve essere congruo . Il principio cardine dell’ordinamento giuridico serve a consentire al contribuente di verificare la legittimità della pretesa tributaria ed a preparare il relativo importo. Non è certamente consentito intimare ad un cittadino di pagare ad horas una somma a titolo di tasse.” (comunicato stampa)

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