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Sant’Angelo d’Alife – Parco Nazionale del Matese, associazioni e comuni: è troppo vasto

Sant’Angelo D’Alife – Non poche le perplessità sollevate da associazioni e amministrazioni locali intervenute. Il territorio preso in considerazione da ISPRA e Ministero Ambiente è troppo vasto rispetto agli attuali limiti del Parco e, pertanto, non c’è un filo conduttore culturale e, soprattutto eco sistemico (in realtà i comuni campani, soprattutto casertani, non vogliono essere spodestati di una loro creatura, con il rischio che Uffici di Presidenza possano essere allocati in Molise), dubbio sollevato anche dal Presidente della VII Commissione, Oliviero in quanto l’estensione delle zone coinvolte, oltrepassa il limite normativo del 30% da destinare ad area protetta.
Si contesta anche che le planimetrie usate per la definizione dei confini del parco sono poco dettagliate (scala 1:100.000), questo determina che le porzioni grossolane inglobate non tengono conto della geo-morfologia locale, andando, di fatto, a bloccare qualsiasi tipo di iniziativa economica/edilizia per un area che sarà sottoposta a vincolo ambientale totale, e nei fatti annullando la possibilità di insediamenti futuri. La richiesta formulata quindi è quella di adottare cartografie con scala più dettagliata 1:50.000 o addirittura 1:10.000 che permetterebbe l’identificazione nei minimi particolari del territorio, rendendo distinguibile anche un pollaio.
Senza dubbio un territorio che sta vivendo una profondo calo demografico, in alcune zone quantificabile nel 40%, ne trarrà vantaggio, il parco deve essere occasione di crescita e non il colpo definitivo ad un territorio che vive un forte depauperamento e spopolamento, i confini mal definiti porrebbero limiti alla crescita invalicabili.
Alla luce di queste perplessità ma al contempo della volontà degli amministratori locali di cogliere questa comunque ottima occasione per il territorio, si è concordata una relazione tecnico descrittiva, che sarà recepita dalla VII Commissione Consiliare Permanente a guida del Presidente Gennaro Oliviero, sarà sottoposta alla Giunta Regionale e finirà il suo iter dal Ministro Costa, per consentire un processo partecipativo che tenga conto delle istanze locali nella istituzione del Parco Nazionale del Matese.

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