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Pietramelara – Consiglio comunale, è lite: la minoranza lascia l’aula

Pietramelara – E’ stato un consiglio comunale infuocato, quello che si è concluso poco fa a Pietramelara. Infuocato, chiaramente, fino a quando la minoranza non ha abbandonato l’aula. La discussione si è accesa sull’isola ecologia quando il consigliere Pasquale Di Lauro ha tentato di leggere una delibera di giunta vecchia del 2011. Il sindaco Di Fruscio svrebbe esortato Di Lauro a sorvolare per evitare di perdere tempo, tenuto conto che il consiglio comunale è organo supremo. A questo punto Di Lauro ha dichiarato di non sentirsi rispettato, lasciando l‘aula insieme al resto della minoranza. Ma, a questo punto la domanda sorge spontanea: chi è il capo gruppo dell’opposizione? Di Lauro oppure Fernando Masella che segue passo passo il più scaltro Di Lauro?
Il consiglio comunale è proseguito con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno, fra cui anche l’uscita dal carrozzone Laooconte cui la vecchia amministrazione aveva dato adesione caricandosi di grossi debiti.

La precisazione del consigliere Di Lauro:
Questa sera, in Consiglio Comunale è accaduta una cosa gravissima che ha costretto il sottoscritto ad abbandonare l’aula in segno di protesta. Durante la discussione del punto all’Odg riguardante l’approvazione del “Regolamento per l’affidamento mediante adozione degli spazi pubblici del patrimonio comunale” il sottoscritto aveva appena preso la parola e si accingeva ad argomentare la dichiarazione di voto richiamando una delibera di giunta del 2011 con l’intenzione di evidenziare una sensibilità condivisa sulla materia, quando è accaduto l’episodio irrispettoso. Purtoppo , in spregio al regolamento comunale che disciplina il Consiglio comunale, sono stato interrotto dal Sindaco/Presidente con un’affermazione politicamente offensiva della dignità di Consigliere comunale nell’esercizio delle proprie funzioni. Infatti lo stesso mi ha interrotto dichiarando il mio intervento una perdita di tempo senza nemmeno conoscere ciò che stavo per enunciare. Alla mia richiesta di chiedere scusa non alla mia persona ma alla funzione democratica che rappresento, mi sono sentito ulteriormente depauperato dalle risposte ricevute ed ho deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta. Un Consigliere comunale rappresenta una fetta dell’elettorato e va rispettato, le sue posizioni possono essere non condivise ma definire quelle legittime posizioni o argomentazioni come perdite di tempo e pertanto non permettergli di esprimerle è cosa gravissima . Ciò è ancora più grave in quanto posta in essere dal Presidente dell’assemblea , cui è demandato il compito di far rispettare il Regolamento. Ringrazio i colleghi consiglieri di minoranza che , in segno di solidarietà e non ritenendo garantite le prerogative del Consigliere , hanno abbandonato anch’essi il Civico Consesso.

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5 commenti

  1. Capisco il sindaco e l’amministrazione che dopo aver visto perdere 10 anni dai precedenti che non hanno mosso un dito se non per fare danni, vorrebbero evitare altre perdite di tempo con filosofie inutili e andare subito nel concreto dell’agire nell’interesse del nostro paese. Ma io gli consiglierei di lasciarli parlare questi quando parlano fanno sempre una brutta figura e continuano a perdere punti. Poi non ho capito bene la questione all’ultimo punto ma di cosa si tratta? Qualcuno me lo spiega? Sembra sia questo il dente dolente che in effetti gli ha fatto abbandonare l’aula con un pretesto.

  2. io credo che la filosofia di un avvocato sia quella della concretezza e non della perdita di tempo, espressione non offensiva e non certo degna di chiedere scusa ne al consigliere e ne alla fetta di elettorato che rappresenta, poiché la politica dovrebbe essere concretezza e non filosofia, poi che filosofia. Detto ciò credo che il comportamento del consigliere di minoranza che si dece sdegnato non é degno di alcuna nota positiva, ma di un comportamento ostruzionistico per la macchina amministrativa. Infatti invece di allontanarsi abbandonando a parere dello scrivente l’aula non ha fatto altro che mancare di rispetto al proprio elettorato che gli ha chiesto con la fiducia di controllare l’operato di chi amministra e allontanandosi non ha fatto altro che abbandonare il proprio elettorato.

  3. Ho vinto state zitti si fa come dico io , me la canto e me la suono come mi pare ,tutto si può confondere ma il carattere no perche dimostra chi siamo e come siamo e questo pure ci ci sà.

  4. Finalmente qualcuno che prende sul serio il proprio ruolo di responsabilità che gli é stato dato votandolo. Finalmente abbiamo un sindaco con gli attributi che non perde tempo e va dritto per la sua strada. Lo abbiamo votato pet farlo comandare e lui lo sa fare bene e guarda avanti. Gli altri fanno solo chiacchiere e filosofie inutili se non dannose.

  5. viva viva il RE nostro indiscusso regnante condottiero tiranno .