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PIEDIMONTE MATESE / RIARDO – Home Care Premium 2014: i vertici dell’ambito sociali dormono: i disabili perdono l’assistenza. Dramma per 90 famiglie

PIEDIMONTE MATESE / RIARDO – L’inerzia di un funzionario del comune di Piedimonte Matese – ente capofila dell’Ambito Sociale – e la probabile “distrazione” del commissario prefettizio dello stesso comune, starebbero provocando pesantissimi disagi ad oltre 90 famiglie in tutto l’Ambito. Incredibile ma tutto vero. E rappresenta perfettamente come la burocrazia non è affatto al servizio dei cittadini, ma, spesso, diventa solo finalizzata al sistema stesso.
Lo scorso 28 febbraio il responsabile dell’ufficio preposto del comune di Piedimonte Matese doveva  rinnovare l’incarico alla cooperativa che fino a quella data aveva svolto il servizio; in alternativa doveva procedere ad assegnare l’incarico ad altra impresa. Insomma bisognava semplicemente fare il proprio dovere. Bisognava fare il lavoro per il quale si è pagati: mettersi al servizio dei cittadini. Invece niente. Tanto lo stipendio viene percepito lo stesso e i disagi sono tutti dei cittadini sfortunati.
Con il progetto “Home Care Premium 2012” viene augurato un nuovo corso di assistenza per i non autosufficienti a partire da maggio 2013 (fase burocratica preparatoria) e con inizio delle attività a partire da settembre 2013. All’inizio essendo il territorio dell’attuale ambito C 04, diviso in due distinti ambiti C 10 con comune capofila Pietramelara e C 6 con comune capofila Piedimonte Matese, il progetto era gestito dai due enti capofila che si erano accreditati per dare svolgimento alle attività di assistenza e cioè Alvignano per C 10 e Caiazzo per C 6. Come previsto dal regolamento ex-lnpdap ora Inps, sono stati istituiti per seguire le attività progettuali diversi distinti sportelli d’informazione in modo che gli utenti potessero avere un punto di riferimento più vicino sul territorio.
Da settembre iniziate le attività, gli utenti hanno continuato ad avere assistenza ininterrottamente anche dopo la conclusione dello stesso e l’inizio dell’altra annualità dell’Home Care cioè l’Home Care Premium 2014. Il nuovo progetto stavolta è passato all’ambito C 4, scaturito dalla fusione tra C 10 e C 6, e dato in gestione da parte dell’ambito stesso con comune capofila Piedimonte Matese, sempre alle cooperative sociali che hanno garantito la continuità assistenziale. Di fatto il servizio di assistenza non è mai stato interrotto a partire dal 2013 e tramite ulteriori proroghe e con la pubblicazione dell’HCP 2014, fino a febbraio 2017.
In realtà secondo la determinazione dell’lnps la n. 685 del novembre 2016, si prorogavano ulteriormente le attività di assistenza fino a giugno 2017 e si ponevano le basi per la pubblicazione del nuovo avviso Home Care Premium, avvenuta il 28/02/2017. Questo perché nella determinazione dell’Ente è specificato che l’ulteriore proroga veniva fatta per evitare che un interruzione dell’assistenza, senza sostituzione, potesse recare un pregiudizio a fasce di popolazione particolarmente deboli. Ora, è successo che le attività invece si sono fermate a partire dal 01/03/2017, non avendo più la Cooperativa avuto notizie ufficiali se proseguire o meno le sua attività.
Gli utenti, per quanto riguarda le prestazioni specializzate (fornite dagli operatori O.S.S. educatori ecc.), non hanno più assistenza, e in particolare coloro che potevano contare solo su questo tipo di prestazioni, come il caso di una minore del comune di Riardo, in assistenza con l’Home Care a partire da ottobre 2013.
Raccogliamo la testimonianza della madre della Minore V.D.P, residente a Riardo, minore riconosciuta dall’INPS, come persona diversamente abile in condizione di art. 3 comma 3, pertanto gravissima. La minore ha usufruito del progetto Home Care Premium, a partire dal mese di ottobre del 2013, con 27 ore mensili, di cui 10 ore dedicate alla prestazione dell’Operatore Socio Sanitario, 17 ore dedicate all’educatore professionale domiciliare, come previsto dal servizio. La minore e contestualmente la famiglia fanno menzione del fatto che improvvisamente sono stati completamente abbandonati dalla cooperativa e dalle istituzioni, abbandonati a se stessi e senza alcun tipo di ausilio assistenziale e visto la particolare gravità del caso rappresenta un caso gravissimo; “i referenti della cooperativa attraverso una telefonata hanno comunicato che dal primo marzo la bambina sarebbe rimasta senza supporto assistenziale”.
In qualità di genitore, la mamma della minore, ha protestato per l’interruzione del servizio per la ragazzina ma la Cooperativa che ha sempre fornito il servizio ha comunicato di rivolgersi presso gli uffici del Comune di Piedimonte Matese che non rispondono al telefono e non danno notizie circa il proseguimento delle attività fino a fine progetto, previsto per il 30/06/2017
Come il caso di Riardo così anche tutti gli altri utenti, i quali hanno fatto raccolta di firme e inviato all’lnps per evidenziare l’interruzione non giustificata del servizio e porla all’attenzione dell’Ente erogante il progetto. Gli sportelli sociali di informazione sul territorio sono chiusi e gli utenti non sanno a chi chiedere notizie. Inoltre notizia dell’ultima ora, è stato sospeso il servizio di telesoccorso e telecontrollo, che le cooperative fornivano come assistenza telefonica di emergenza , attraverso l’istallazione di un apparecchio telefonico deputato alle emergenze, dove gli assistiti sapevano di essere monitorati 24 ore su 24 e di essere al sicuro in caso di emergenza. Non ci sono notizie circa la volontà di riprendere il proseguimento del servizio e la situazione diventa pesante visto che si è già a fine aprile e l’Home Care Premium 2014 termina il 30/06/2017. Gli utenti hanno provato anche a chiamare i responsabili dell’Ufficio di Piano ma non hanno ottenuto mai risposta e quando riuscivano a rintracciare qualcuno dicevano loro che i responsabili erano impegnati. Eppure per quanto riguarda le prestazioni integrative l’Inps eroga un budget all’ambito per ogni utente e l’Istituto sa attualmente che gli utenti stanno usufruendo dei servizi.

 

 

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