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LA RIFLESSIONE – LE “TRUMPATE” DELLA CLASSE POLITICA

Ormai è tempo che la gente comune perde letteralmente il filo se si mette all’ascolto di trasmissioni a sfondo politico. Latinismi, termini inglesi, concetti e termini finanziari, continue sovrapposizioni e alzate di voci, quasi si arriva alle mani o ai piedi; insomma la classe politica non vuol farsi proprio più capire perché neppur essa ci capisce più niente. Si parla tanto di andare a nuove elezioni dopo l’esito deflagrante del referendum: “Mattarellum”, “Porcellum”, “Italicum”, senza dimenticare la “legge truffa” del 1953 e la legge elettorale maggioritaria regionale “Tatarellum” del 1995. I politologi e la stampa si divertono con questi latinismi a scapito del cittadino che, secondo la Costituzione, è il vero sovrano; e la politica, a sua volta, si esprime in latinismi, termini inglesi, termini di alta natura economico-finanziaria, termini anche italiani a cui essa stessa non riesce a dare la compiuta spiegazione tanto da lasciarne all’ascoltatore quasi la libera interpretazione stante il conflitto politico interno sul significato e sulle strategie per perseguire quell’obiettivo: es. reddito di cittadinanza o controllo dell’immigrazione.
Si vota ad aprile, a giugno o a ottobre? Non è dato capire! Perché? Perché anche per le elezioni bisogna scendere in campo con una legge ad personam, anzi “ad coalitionem” nel senso che chi si sente più forte deve vedersi assicurati in parlamento una stragante maggioranza di seggi e ciò non tanto per assicurare stabilità, ma “per comandare” appieno. Infatti chi vuole andare al voto subito lo dice e lo vuol fare pensando di approfittare dell’ “effetto referendum” per battere Renzi, o, nel centrosinistra, perché lo stesso Renzi sa che il ritardo delle elezioni potrebbe comportare la sua definitiva uscita dalla politica. A complicare la vita della nostra classe politica è stato anche l’avvento di Trump alla Presidenza degli USA: c’è che come Salvini, la Meloni e buona parte del PD apprezzano le trovate di Ronald Trump; chi, invece, ancora non si pronunzia in merito in modo chiaro, come Forza Italia e soprattutto il M5Stelle. Alcuni buoni osservatori, inoltre, dopo l’uscita dall’Unione Europea dell’ Inghilterra aspettano l’uscita anche della Germania. C’è anche chi, oltre alla definitiva uscita dall’euro, ipotizza la creazione economico-finanziaria di un doppio euro: uno forte ed uno debole. C’è anche chi, in politica, non si rende conto che attaccare spudoratamente il terrorismo islamico, senza combatterlo preventivamente con misure appropriate, significa alimentarlo ed esporre gli Stati a nuovi attacchi.  Conclusivamente, in questa grande confusione, si può fare molta ma molta ironia fino ad affermare che dalla politica i cittadini vengono “Trumpati” (trombati) sempre più!!!
(di Adriano Prato) –

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un commento

  1. Chiedo scusa ai lettori per qualche errore di battitura: Donald e non Ronald, che invece di chi …
    Sommessamente scusate!