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Caserta – Creazione del centro di sviluppo dell’arte serica: pronto un Protocollo d’intesa

CASERTA – Il 26 gennaio prossimo verrà sottoscritto in modo formale l’importante Protocollo d’Intesa tra la città di Caserta (già deliberato dalla Giunta a fine anno), il Dipartimento di Ingegneria dell’Università L. Vanvitelli, la Camera di Commercio, Confindustria Caserta con la rete San Leucio Textile per la creazione di “un centro di cultura e di sviluppo dell’arte serica”. Dopo tanti anni di abbandono, finalmente qualcosa comincia a muoversi nella direzione giusta. Infatti il protocollo rappresenta una concreta volontà di fare rete e creare sinergie tra istituzioni ed enti territoriali per progettare e mettere in campo idee innovative per la piena valorizzazione e fruizione di uno dei siti simboli della nostra storia ed identità, riconosciuto dall’Unesco come ”patrimonio dell’umanità”. In primo luogo si rilancerà il Museo della Seta, per poter diffondere e promuovere la storia e la cultura del sito insieme all’altro grande attrattore la Reggia Vanvitelliana – fino al Real Sito di Carditello – per dare vita ad un vero e proprio “Itinerario turistico dei siti reali” in Terra di Lavoro ed in Campania. Nello stesso tempo la rete San Leucio Textile – insieme con le imprese del settore – si impegna a promuovere anche la produzione della seta, che dopo tanti anni ha ottenuto anche un marchio di riconoscimento come bene di eccellenza a livello mondiale. Infine, sono previste anche attività formative nell’ottica dell’alternanza scuola-lavoro, che saranno curate dall’Università a partire dalla conoscenza dell’antica arte della seta, dei suoi preziosi manufatti di tipo industriale ma anche artigianale, artistico, con l’intento di portare a valore antichi mestieri e competenze grazie anche all’uso delle nuove tecnologie. A tal fine è stato insediato anche un apposito Comitato Tecnico – composto dai rappresentanti dei vari enti sottoscrittori del protocollo, a cui toccherà il compito di definire progetti di fattibilità, percorsi di ricerca e di valorizzazione. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti. A nostro avviso di tratta di un atto istituzionale di rilevanza, che potrà avere importanti ricadute sul futuro delle politiche di sviluppo e di innovazione nel nostro territorio. Nello stesso tempo va fatto notare che il protocollo è carente su un punto che noi consideriamo fondamentale. Per poter promuovere politiche ed azioni di sviluppo locale fondate sulla coesione sociale, non basta coinvolgere le imprese. Occorre allargare la partecipazione e condivisione anche alle altre forze sane e produttive del territorio, a partire dal mondo del lavoro. Per una vera e moderna concertazione non può mancare l’apporto della cultura delle professionalità e dei diritti espressa dai sindacati e dalle loro rappresentanze aziendali. Nello stesso tempo – così come viene ben espresso in un’altra recente delibera approvata dalla Giunta – bisogna rendere protagonisti anche i cittadini democratici, il mondo del terzo settore e del volontariato, per poter avere una reale gestione partecipata e condivisa dei beni comuni e culturali. Per questo ci rivolgiamo al sindaco ed al presidente di San Leucio Textile per chiedere a nome del FTS Casertano e delle Associazioni culturali di aprire un confronto per coinvolgere la città nella gestione del protocollo – a partire dalle associazioni attive nel Borgo Leuciano, da reti di competenze come AISLO, che ha presentato un progetto al Ministero delle politiche sociali, che si chiama “Ri-conoscere Caserta” e si propone di progettare e realizzare attività di giovani e studenti per “promuovere la tutela, valorizzazione, fruizione del patrimonio culturale di uno specifico sito (S. Leucio) attraverso la realizzazione di pratiche di cittadinanza attiva e di solidarietà sociale messe in atto da parte di giovani”, e le stesse Piazze del Sapere.

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