ROCCAMONFINA – Processo Tari, la pentita Ferrante: mai dati soldi all’ex sindaco

ROCCAMONFINA – Processo Tari, la pentita Alessandra Ferrante è chiara: “mai dati soldi all’ex sindaco di Roccamonfina, Letizia Tari” Inoltre, incalzata dalle domande dei difensori il testimone d’accusa ha precisato e chiarito altri aspetti della vicenda. Ferrante ha chiarito che il contributo elargito da Grillo in favore della Proloco di Roccamonfina rientrava in una consolidata prassi utilizzata dall’imprenditore. La testimone d’accusa, così come nella precedente udienza, sarebbe apparsa spesso in difficolta, spesso sarebbe caduta in contradizioni sotto le incalzanti domande dei difensori. Nel processo, seppur indiretamente, si innesta la sentenza dei giudici d’appello che nei giorni scorsi hanno assolto il figlio di Grillo. L’uomo era accusato proprio di aver corrotto l’ex sindaco di Roccamonfina Tari. Un fatto mai avvenuto, hanno stabilito i giudici di appello.
Si tornerà in aula il prossimo settembre per ascoltare altri testimoni d’accusa. Secondo l’accusa l’allora  sindaco Letizia Tari presentò la giovane donna, Romilda Grella, disoccupata, al titolare della Ecosystem, Angelo Grillo. Dal dibattimento è emerso come la ragazza da oltre un anno prima l’assunzione presso Ecosystem sollecitava Tari (anche in qualità di responsabile del Centro Impiego di Teano) ad aiutarla. Grella ha precisato che fu assunta nel giungo del 2012, lavorò (anche 10 ore al giorno per 700 euro al mese) fino al febbraio dell’anno successivo. Quindi il suo licenziamento avvenne diversi mesi prima della competizione elettorale del 2013. Un punto, sicuramente, a favore dell’imputata che avrebbe dimostrato l’insussistenza del presunto vantaggio elettorale ottenuto con l’assunzione di Grella. Letizia Tari, difesa dagli avvocati Gabriele Gallo e Gianluca Di Matteo, era in aula, come sempre. Oltre a Letizia Tari, sono a giudizio Elpidio Baldassarre, Alessandra Ferrante, Angelo e Roberto Grillo, Pasquale Valente e Assunta Mincione. Entro fine anno potrebbe giungere la sentenza di primo grado.