PIEDIMONTE MATESE – L’Amministrazione comunale intitola l’Auditorium comunale a Sveva Sanseverino, illustre figura femminile della storia della città

(di Alessandro Staffiero) L’Auditorium comunale di Piedimonte Matese avrà un nuovo nome, fortemente legato alla storia della città e in particolare ad uno dei personaggi più illustri del suo passato. La Giunta comunale ha deliberato di intitolare il luogo, situato nel complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino, a Sveva Sanseverino (1332-1425), appartenente ad una delle dinastie più prestigiose del Regno di Napoli, oltre ad essere pronipote di San Tommaso d’Aquino, molto legata a Piedimonte. Una donna di alti sentimenti e di profonda fede, sposa in seconde nozze di Giacomo II Gaetani dell’Aquila al quale portò in dote il feudo di Piedimonte, terra da allora storicamente legata alle vicende della nobile famiglia Gaetani e al suo Palazzo Ducale. Su iniziativa dell’assessore all’Urbanistica Attilio Costarella, l’Amministrazione comunale guidata da Vincenzo Cappello vuole così sottolineare e ricordare l’importanza di questa figura femminile che nei primi anni del ‘400 diede forte impulso alla rinascita morale e culturale di Piedimonte, ad esempio promuovendo la Riforma morale del Clero Secolare con il laudo del vescovo Sanfelice, e finanziando la costruzione della chiesa di San Tommaso d’Aquino e dell’annesso convento (dove oggi ha sede l’Auditorium), oltre a un piccolo ospedale per pellegrini. Sveva fu però anche committente degli affreschi presenti nel santuario di Santa Maria Occorrevole, nel periodo di dominazione angioina. Secondo alcuni studiosi, negli affreschi è possibile scorgere i riferimenti cronologici nei gigli angioini dipinti sulla tunica della Vergine, il cui volto potrebbe addirittura riprodurre lo stesso viso di Sveva. Un legame forte e tangibile con la città di Piedimonte, a cui oggi la Giunta comunale – con delibera n. 28 del 4 febbraio 2016 – decide di dedicare la giusta attenzione intitolando con il nome di Sveva uno dei luoghi cardine per gli eventi di natura culturale promossi nella città. Un gesto che riconosce la centralità di questa figura femminile nella crescita di Piedimonte Matese e lo pone in evidenza nella toponomastica della città.