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GALLO MATESE – Il prete si candida alle elezioni, il Vescovo: sospensione a divinis

GALLO  MATESE – PRETE CANDIDATO ALLE COMUNALI, SOSPENSIONE A DIVINIS . Questa la decisione della Curia vescovile di Isernia nei confronti di don Vincenzo Chiodi che, nonostante il parere contrario del Vescovo, ha deciso di candidarsi alle elezioni comunali di Isernia nella lista del Guerriero Sannita. «Per effetto di tale pena – si legge in una nota a firma di don Paolo Scarabeo, direttore dell’ufficio Comunicazioni sociali – sia nella Diocesi di Isernia-Venafro che altrove, non potrà celebrare l’Eucaristia, nè i Sacramenti e i Sacramentali, non potrà predicare e porre in essere atto legato al Sacro Ministero». L’avvertimento della Curia di Isernia-Venafro è arrivato lo scorso 3 aprile ed era perentorio: se don Vincenzo Chiodi non si ritirerà dalla competizione politica, il Vescovo «si riserva di prendere gli opportuni provvedimenti previsti dal diritto» canonico. Dalle parole, dunque, ai fatti. A distanza di pochi giorni e, dopo il rifiuto di don Chiodi a chiamarsi fuori dalla corsa per un posto di consigliere comunale ad Isernia nella lista del Guerriero Sannita, è arrivata la comunicazione ufficiale della sua sospensione ‘a divinis’. Da oggi, dunque, il sacerdote non potrà più celebrare Messa, predicare o «porre qualsiasi atto legato al Sacro Ministero». Così si è espressa la Curia in una nota ufficiale nella quale scrive la parola ‘finè alla vicenda. Decisione che non lascia dubbi. «A un chierico – spiegava la Curia pochi giorni fa – non è consentito avere parte attiva nei partiti politici e di assumere uffici pubblici che comportano una partecipazione all’esercizio del potere civile». Poche righe nelle quali, però, vengono spiegati a chi non ‘masticà il diritto Canonico, i doveri ai quali deve attenersi un sacerdote nella specifica materia.  «Non ho accettato il Decreto della Curia diocesana perchè loro non rispettano il Diritto Canonico, infatti la procedura seguita da loro non è corretta. E comunque non ritiro la mia candidatura perchè è il Signore che me lo chiede». A parlare è Don Vincenzo Chiodi, parroco in pensione, 78 anni, che ha scelto di candidarsi alle elezioni comunali di Isernia del 6 e 7 maggio prossimi con la Lista Civica «Il Guerriero Sannita», collegata alla candidatura a sindaco di Giovanni Muccio. Il sacerdote, originario di Gallo Matese (Caserta), ha 78 anni e per più della metà della sua vita (48 anni) ha esercitato il suo ministero a Isernia come parroco della Cattedrale. Oggi è stato colpito da un atto in gergo detto Censura, con cui la Curia Diocesana di Isernia-Venafro gli ha «inflitto la sospensione a divinis da tutti gli atti legati al Sacro Ministero». «È il secondo Decreto che la Cura – ha detto Don Vincenzo – tenta di recapitarmi, ma nel modo sbagliato e io non lo accetto. Alla mia porta ha bussato un parroco per notificarmi la Censura, ma non funziona così. Io conosco il Diritto Canonico. Doveva portarlo il cancelliere della Curia alla presenza di due testimoni. Così non è stato quindi non è valido e io lo rifiuto. È un decreto fasullo. Si sono messi sotto i piedi il Diritto Canonico e chi fa questo calpesta Cristo». «La Curia – ha aggiunto Don Vincenzo – farebbe meglio a interessarsi dei poveri, dei disabili, di chi soffre. Io lo voglio fare entrando in politica per cambiare le cose anche negli enti locali. Sono stato per anni e anni parroco a Isernia, conosco tutti. So quali sono le famiglie in vera difficoltà e imbrogliate dai politici al solo scopo di ottenere voti. Queste sono le cose che devono cambiare. Con la mia candidatura voglio rendere la politica un servizio ai nostri fratelli».

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