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VAIRANO PATENORA – Candidati sindaci, cambiamento solo a parole

VAIRANO PATENORA – Candidarsi alla guida di un comune, dovrebbe essere un atto di grande responsabilità fatto da persone che non hanno alcun interesse, al di fuori di quello autentico, di “governare” una città per garantirle un futuro degno. Non sembra essere stato  quasi mai così, per nessun paese e, più in generale, per nessuna nazione. I gruppi di potere, i comitati d’affare sono sempre dietro l’angolo pronti a “indirizzare” questo e quel candidato, ritenuto più idoneo a garantire certi interessi. Si sprecano le parole, in campagna elettorale e non solo, con le quali – ma solo a parole –  si garantiscono trasparenza, legalità  e sviluppo. Poi tutto torna come  prima, cambiano i “suonatori” ma la musica resta esattamente la stessa; resta esattamente lo stesso il modo di governare una città; un modo che, purtroppo, spesso, vede prevalere interessi di pochi sulla collettività. Di sindaco in sindaco le strategie per raccogliere consenso e per mantenere il potere non differiscono. Gli elettori, spesso, non sono liberi di scegliere perchè la fedeltà alla famiglia (intesa come nucleo familiare) prevale su tutto e il voto deve andare all’uomo indicato dalla famiglia che, appunto, dovrà garantire certi interessi.  Capita così che si diventi assessori – magari perchè alle spalle si ha una famiglia numerosa capace di garantire consensi – senza riuscire poi a produrre un progetto degno di tale nome, o, peggio ancora, senza essere capace di prendere mai la parola in consiglio comunale.  Dopo cinque anni il bilancio è nullo ma i consensi restano immutati, purtroppo. Alla prossima campagna elettorale non sembrano esserci cambiamenti rispetto al passato. E c’è pure qualcuno, ad esempio, che una volta diventato sindaco, in caso di vittoria, potrebbe trovarsi a decidere se e come sanare  qualche abuso “fresco, fresco” commesso in materia edilizia. Qualcun’altro, invece, potrebbe trovarsi ad amministrare con qualche parente che esegue lavori pubblici.

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un commento

  1. Vairanese preoccupato

    Ma quale cambiamento, Cantelmo e’ sempre stato “compare” dell’ “amico Massimo” ed e’ espressione del vecchiume politico che ha rovinato Vairano. I suoi candidati sono stati direttamente o per interposta persona la vera piaga del paese, basti ricordare i parcheggi, le varie costruzioni non conformi a legge. E poi se abbiamo una strada inutilizzabile a Via Patenara lo dobbiamo alla ditta degli Eredi Cantelmo Luigi, padre del “nuovo”, la cava ai Patriciello da chi e’ stata venduta se non sempre dal “nuovo”, la creazione di un complesso commerciale in uno stabile artigiano e’ opera del “nuovo”, etc… Se poi basta cambiare vestito per definirsi nuovo saranno gli elettori a sancirlo. Che pena caro Vairano!