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SAN CIPRIAMO D’AVERSA – Politica e Camorra, arrestato il sindaco e due imprenditore

 

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Politica e camorra. 9 arresti eseguiti dai Carabinieri: tra essi elementi di vertice del clan “dei Casalesi” e il Sindaco di San Cipriano d’Aversa. Dalle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nel corso di un’attività d’indagine coordinata dalla D.D.A. di Napoli, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo camorristico. Tra i destinatari del provvedimento vi sono: l’attuale sindaco del comune di San Cipriano d’Aversa MARTINELLI Enrico cl.’71, un consigliere di maggioranza del medesimo comune, due elementi di vertice del clan “dei casalesi” (IOVINE Antonio cl.’64 e MARTINELLI Enrico cl.’64, entrambi tratti in arresto dopo lunghi periodi di latitanza), sette affiliati al gruppo camorristico operante in San Cipriano d’Aversa e facente capo allo IOVINE (due di essi titolari di imprese edili).

Figurano anche l’attuale sindaco del comune  di San Cipriano d’Aversa, Enrico Martinelli, 41 anni marito dell’ex sindaco di Gragnano, Patriarca,e il consigliere comunale di maggioranza, Francesco Paolella, docente di religione, tra le nove persone arrestate stamani dai carabinieri di Caserta. Gli Altri finiti in manette sono: Enzo Abatiello, Franco Martinelli, Silvio Russo, Pasquale Pagano ed Emilio Mazzarella. Ordinanza notificata in carcere al boss Enrico Martinelli, cugino ed omonimo del sindaco.

Il nome del sindaco Martinelli, compare in un ‘pizzino’ che il già citato boss Enrico Martinelli, invio’ all’ex sindaco di Villa Literno ed ex consigliere regionale campano Enrico Fabozzi, intimandogli di assegnare un appalto pubblico a una ditta. Da li’ sono partite le indagini che hanno portato agli arresti di oggi.

Tra i gli altri destinatari del provvedimento figurano anche lo stesso cugino del sindaco e il boss Antonio Iovine (entrambi arrestati dopo lunghi periodi di latitanza), – nonché due titolari di imprese edili.

Il comunicato della Procura

Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di una indagine coordinata dalla Direzione
Distrettuale Antimafia, nell’ambito delle più complesse investigazioni compiute negli anni per
l’identificazione dei soggetti appartenenti al gruppo facente capo a IOVINE Antonio, che ne hanno
favorito la latitanza e consentito il mantenimento della leadership all’interno del clan “dei casalesi”, i
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di nove persone ritenute responsabili del
reato di associazione per delinquere di tipo mafioso.
Tra gli arrestati il boss IOVINE Antonio ed il suo fidato luogotenente storico MARTINELLI Enrico
cl.’64, già detenuti per altro, nonché l’attuale Sindaco di San Cipriano d’Aversa, MARTINELLI
Enrico cl.’71 omonimo del boss, e il consigliere comunale di maggioranza PAOLELLA Francesco,
all’epoca dei fatti (2007) Assessore all’Ambiente del medesimo comune.
Le condotte contestate sono state ampiamente documentate con intercettazioni telefoniche e con
materiale documentale (c.d. pizzini), acquisiti in una singolare e significativa circostanza. Infatti l’Il
maggio 2010 i Carabinieri di Caserta, nel corso di una perquisizione nell’abitazione di LOCUSTA
Danilo Raffaele, hanno individuato un sofisticatissimo bunker sotterraneo al cui interno hanno
sequestrato una macchina da scrivere “Canon” elettronica. I successivi accertamenti tecnici svolti su
quest’ultima hanno consentito di documentare che il bunker era stato usato dal boss MARTINELLI
Enrico, durante la sua latitanza (terminata nell’agosto 2007), ove spesso aveva soggiornato con i
propri familiari ed aveva ricevuto anche persone fidate per effettuare il rendiconto delle attività illecite
del clan. Tali circostanze risultavano confermate dalle intercettazioni in corso al momento e
finalizzate anche alla cattura di Antonio IOVINE. Dal nastro carbo-grafico della macchina da scrivere
sono stati estrapolati 35 pizzini scritti dal latitante, alcuni dei quali inviati al suo omonimo Sindaco sia
per impartirgli precise disposizioni sull’ assegnazione degli appalti pubblici ad imprese contigue al
clan, sia per rimproverarlo di non aver eseguito i suoi “ordini” alla perfezione. Dai pizzini emergeva
che il Sindaco si premurava puntualmente di rispondere, dando conto del suo operato. I pizzini del
boss al Sindaco avevano ad oggetto numerose vicende dell’amministrazione comunale e non
mancavano di ricordare al politico che era stato eletto grazie ai voti del clan.
Va evidenziato che il boss MARTINELLI Enrico è uno dei personaggi storici della camorra casalese,
fin dall’epoca di BARDELLINO Antonio; rivestendo le mansioni di killer, ha partecipato attivamente
l
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alla cruenta guerra intestina al clan dopo l’eliminazione del BARDELLINO, alleandosi con
ZAGARIA Michele e SCHIAVONE Francesco “Sandokan”. Tristemente famosa è la sua
partecipazione alla cd. “strage di Casapesenna” del 1988 ove, unitamente a tutti i nomi eccellenti della
frangia dissidente, poi risultata vincente, furono uccisi il killer calabrese PARDEA Michele e
SALZILLO Antonio. Ha anche partecipato al quadruplice omicidio di PAGANO Antonio,
GAGLIARDI Giuseppe, MENNILLO Giuseppe e ORSI Giuseppe, avvenuto in Casal di Principe il
22.04.1989.
Negli ultimi anni è stato vicinissimo alle posizioni di IOVINE Antonio; unitamente a questi, a
ZAGARIA Michele e ad altri 63 indagati è stato già destinatario di altra ordinanza cautelare eseguita
in data 26.05.2008, per i reati di associazione camorristica, estorsioni armi ed altro (cd. “Operazione
GALASSIA”). In detto provvedimento emerge il suo ruolo di controllo delle scommesse clandestine
nel Casertano.
Non meno allarmanti e gravi sono state le condotte dell’ex Assessore PAOLELLA Francesco che, in
più occasioni, ha messo la propria abitazione a disposizione del boss latitante MARTINELLI, quando
quest’ultimo aveva necessità di incontrare personalmente il Sindaco.
Tra i destinatari del provvedimento figura anche RUSSO Silvio cl.’72, già detenuto perché, durante le
medesime indagini svolte per la cattura di IOVINE Antonio, all’interno dell’abitazione del fratello fu
sequestrato un vero e proprio arsenale. Indagando sul suo conto, il 29 agosto 2007 i militari dell’Arma
rintracciarono e catturarono in Ostuni (BR) il latitante MARTINELLI Enrico, mentre con i suoi
familiari si accingeva a rientrare in San Cipriano d’A versa al termine di un lungo periodo di ferie.
Significative le mansioni svolte dagli altri indagati, quali MARTINELLI Francesco, PAGANO
Pasquale Gianluca e MAZZARELLA Emilio, che si sono adoperati sia per la riscossione di tangenti,
sia per recapitare le disposizioni inviate dal latitante ad imprenditori e politici.
PAGANO Pasquale Gianluca, soprannominato bambinone, in alcune occasioni si è anche adoperato
per recapitare al latitante la biancheria.

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