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PIEDIMONTE MATESE – Camorra e sanità, Ferraiuolo e Cesarini ai magistrati: siamo innocenti

Domenico Ferraiuolo incontra alcuni amici, fra cui  il fratello del boss Zagaria
Domenico Ferraiuolo incontra alcuni amici, fra cui il cognato  del boss Zagaria

PIEDIMONTE MATESE – Scandalo all’ospedale di Caserta, Domenico Ferraiuolo e Orlando Cesari – difesi dall’avvocato Ercole Di Baia – rispondono alle domande dei magistrati. Si sono dichiarati innocenti e pronti a dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Intanto il giudice ha revocato l’isolamento di cinque giorni imposto al momento dell’arresto.Secondo alcune indiscrezione gli arrestati sembrano essere molto provati. Sono 31 gli indagati totali dell’inchiesta relativa agli appalti truccati all’ospedale di Caserta che ha portato questa mattina a 24 arresti, tra cui il consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Magliulo, l’ex consigliere regionale Angelo Polverino e pezzi grossi della sanità casertana. E’ stata stralciata la posizione di Nicola Cosentino, già sotto processo per concorso esterno in associazione camorristica a Santa Maria Capua Vetere. Gli altri indagati sono Giancinto Basilicata, 57 anni, di Caserta; Gerardo Covi, 48 anni di Casoria; Alfonso Cutillo, 51 anni di San Nicola la Strada; Ida De Palma, 50 anni di San Bartolomeo in Galdo (Benevento); Giuseppe Piccolo, 35 anni, Casapesenna; Domenico Silvano Ricciuto, 51 anni di Caserta; Nicola TUfarelli, 49 anni di Pompei.

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2 commenti

  1. Speriamo che riescano a dimostrare di non aver nulla a che fare con questa storia, speriamo. Anche perchè non fa piacere pensare a Matesini come noi che invece di impegnarsi per la purezza del Matese diventano protagonisti del malaffare. Ma quello che-credo-tutti pensano in questo momento è: chi glielo fa fare a Cesarini di stare ancora ad arrabattarsi per far soldi? Certo, è una sua lecita libertà. Ma non sarebbe più naturale che un uomo intorno ai settanta si godesse il meritato riposo prima che le prospettive di un futuro prossimo gli portino via la sua tracotanza temporanea? In fondo non è un bell’uomo, non è colto, non è godereccio, quindi non sarebbe meglio se per esempio imparasse a godere di veri piaceri: l’arte della pesca, andasse in cerca di asparagi, o funghi, leggesse un libro, portasse i nipotini in giro, osservasse albe e tramonti persi nella rincorsa spasmodica al denaro, scolarsi una birra tra altri anziani e di tanto in tanto stendersi vicino ad bella ucraina che gli rinverdisca i ricordi di tante erezioni fà e gli rimbocchi le coperte? In fondo a che servono i soldi se non per vivere dignitosamente e coltivarsi bene per quando-come per tutti-arriverà l’ultimo respiro? E poi dicono “la saggezza dei vecchi”. Mah!

  2. F. e Vino ottimo commento. Ironico e al tempo stesso amaro e veritiero.