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CASAL DI PRINCIPE – Distributori e camorra, la Procura chiede per il processo per Nicola Cosentino & C. Il coraggio dell’imprenditore Gallo

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CASAL DI PRINCIPE – Distributori di Carburante e Camorra, la Procura della Repubblica  chiede il rinvio a giudizio per l’ex onorevole Nicola Cosentino, il fratello e altre figure coinvolte nell’inchiesta. Ora la palla passa alla Gip del Tribunale di Napoli Giuliana Taglialatela .  Sono 14 le richieste di rinvio a giudizio relative all’inchiesta sui carburanti che coinvolge la famiglia Cosentino e per la quale oggi sono ancora in carcere l’ex sottosegretario Nicola Cosentino e suo fratello Giovanni, autentico dominus delle estese e lucrosissime attività imprenditoriali di famiglia.  L’indagine parte dalla denuncia di un altro imprenditore dell’agro aversano, Luigi Gallo a cui avrebbe stato impedito con minacce e diverse attività illegali, compiute da funzionari della pubblica amministrazione, di aprire un distributore di carburante vicino a quello della famiglia Cosentino, sulla Nola-Villa Literno, nel territori del Comune di Villa di Briano. Sarà la Gip Giuliana Taglialatela a decidere se ci sono o meno(ma il rinvio a giudizio è pressochè scontato) le condizioni per processare le 14 persone per diversi reati che vanno dall’estorsione alla concussione passando per la illecita concorrenza e il riciclaggio. Il tutto aggravato dall’articolo 7, cioè dall’aver agito per favorire i clan camorristici. I magistrati della Dda che hanno lavorato a questa complessa indagine sono Antonello Ardituro , oggi al Csm, Francesco Curcio, passato alla procura nazionale antimafia, Alessandro D’Alessio e Fabrizio Vanorio. Nel mirino 2 aziende, l’Aversana Petroli e la Ip Service. Oltre ai 3 fratelli Cosentino, Nicola e Giovanni, più Antonio, quest’ultimo scarcerato , a suo tempo dal Tribunale del Riesame, il rinvio a giudizio è stato chiesto, tra gli altri, anche per Vincenzo Falconetti, Vincenzo Schiavone e Giacomo Letizia, funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe. Per Luigi Letizia, funzionario regionale, responsabile per gli atti amministrativi di competenza riguardanti gli impianti di erogazione del carburante e l’ex Prefetto di Caserta e l’ex deputata del Pdl, Maria Elena Stasi che, proprio da Prefetto, secondo gli inquirenti avrebbe spinto l’ex sindaco di Villa di Briano ad annullare la licenza assegnata a Luigi Gallo.

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