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Pasquale Savanelli e Gennaro Galdiero

CAIANELLO / SESSA AURUNCA – Delitto Galdiero, Savanelli tace ancora. L’inchiesta verso la chiusura

Pasquale Savanelli e Gennaro Galdiero
Pasquale Savanelli e Gennaro Galdiero

CAIANELLO / SESSA AURUNCA – Delitto Gennaro Galdiero, il suo assassino – reo confesso – tace ancora e non spiega le ragioni del delitto. Le indagini volgono al termine e presto potrebbero spiegare le reali ragioni del crimine consumato la scorsa estate in una strada secondaria di Caianello. Un valido contributo sarebbe stato portato dall’indagine patrimoniale sulle aziende e sui conti delle imprese di Savanelli. Indagini che che potrebbero rafforzare sempre più la pista legata al delitto di interessi. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe emerso un quadro di sostanziali sofferenza finanziaria.  Proprio sui contrasti – fra Galdiero e Savanelli – legati a questioni finanziarie, nei mesi scorsi, ha fatto chiarezza la compagna di Galdiero che  “Pasquale Savanelli non vantava e non vanta alcun credito nei confronti di  Gennaro,  né aveva mai avanzato richieste nei confronti di questi per ottenere la restituzione di qualsiasi somma di denaro”.
Certamente delle frizioni fra Savanelli e la sua vittima esistevano, forse per questo Savanelli organizzò il pranzo con Gennaro Galdiero. Doveva essere l’ultimo tentativo, di Savanelli, di convincere Galdiero. Una volta finito il pranzo, Savanelli avrebbe realizzato la delusione per non aver raccolto i frutti sperati da quell’incontro: l’ira, in un attimo, prese il sopravvento, inseguì il suo socio, lo raggiunse e lo freddò con diversi colpi di pistola. Dopo alcune ore, Pasquale Savanelli, si consegnò ai carabinieri della stazione di Vairano Scalo ai quali confessò di aver sparato a Gennaro Galdiero. Non spiegò le ragioni di quell’azione. Un silenzio che resiste ancora oggi, dopo due mesi da quel delitto consumato in una stradina secondaria che collega Marzano Appio con Caianello, non lontano dal casello dell’A1.  Il magistrato spera nella collaborazione dell’indagato, reo confesso dell’omicidio, affinché si possano capire le ragioni che hanno spinto un uomo tranquillo e flemmatico, come Pasquale Savanelli, a sparare tre colpi di pistola contro il suo amico e socio, pochi minuti dopo aver pranzato con lui.   Tre i proiettili che avrebbero centrato Gennaro Galdiero. Uno di essi avrebbe colpito e trapassato prima una mano – che la vittima aveva vanamente messo a riparo del suo viso – per conficcarsi poi nel collo. Questo spiegherebbe la presenza di quattro fori sul cadavere della vittima. Gli investigatori stanno passando al setaccio tutti i conti economici dell’azienda, della vittima e del suo carnefice.  Nel giro di pochi giorni la Procura potrebbe avere il quadro, almeno sotto questo aspetto, chiarissimo.

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