CASERTA – Caserta va “Oltre”, il messaggio senza tempo della pittrice Rosalba Ascione

CASERTA (di Nando Silvestri) –   Stralci di vita vissuta intensamente, scorci adorni di intime suggestioni, arnesi consunti, logori e plasmati dal tempo: questi i tratti essenziali eppur avvincenti dei dipinti esposti dall’artista Rosalba Ascione presso il Coiffea di via San Carlo 48 a Caserta. La mostra che si protrarrà sino al prossimo 11 ottobre, è stata inaugurata lo scorso 13 settembre sulle note di un cocktail tanto apprezzato dal pubblico, apparso subito incuriosito e magnetizzato dalla solare mitezza della pittrice. Rosalba Ascione interpreta i suoi quadri come vitali esperienze da raccontare al pubblico con estrema dovizia di particolari emotivi, avvalendosi di tonalità che evocano la profondità e che si spingono “Oltre”. Di qui il titolo della mostra che si prefigge il non facile obiettivo  di rappresentare attraverso intime distanze il rutilante messaggio della ricostruzione e del rinnovamento fruendo di gravami ed orpelli, talvolta smunti e sdruciti ma ancora pregni di fascino e storie da raccontare. Nelle opere di Rosalba prendono straordinariamente vita scafi di barche laceri, ponti diroccati, ruderi scavati dal tempo, volti sacri che commiserano solennemente la pochezza dell’uomo, onde furenti rigonfie di arcigna tempesta. L’artista rivela tutta l’energia e il fulgore delle forme senza fare sconti e soprattutto, senza veli, interpretando con disarmante realismo caratteri e profili decadenti ancora brulicanti di vita e rinnovate pulsioni. Farsi sedurre dai dipinti di Rosalba Ascione significa lasciarsi attraversare da una freccia intrisa di tinte forti e vibranti, scoccata appositamente dall’autrice per scuotere le coscienze sopite dal torpore, dall’indifferenza e dalla rassegnazione. Ma si traduce al tempo stesso in un mistico esperimento proteso al recupero di sentori ancestrali ed energie primordiali dalle quali trarre nuova linfa vitale per seguitare a camminare, costruire, combattere  e vincere la battaglia contro l’attuale vacuità. Un simile monito non può che giovare alle coscienze della nostra comunità, ostaggio perenne dell’emergenza spirituale e delle sudice menzogne di impostori, parassiti e mistificatori senza pudore.