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PIEDIMONTE MATESE – Via Francigena del Sud, il progetto del Gal Alto Casertano

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PIEDIMONTE MATESE – Nell’ambito del progetto Cammini d’Europa, anche il Gal Alto Casertano, partecipa al piano di rilancio della Via Francigena del Sud.  Si parla di rilancio in quanto il lavoro prevede di tracciare e fissare con opportune indicazioni i percorsi già battuti dai pellegrini che durante il Medioevo, in un arco di tempo molto esteso, hanno attraversato l’Europa diretti a Gerusalemme.  L’iniziativa di cui parliamo si inserisce in maniera specifica nel progetto di cooperazione interterritoriale I cammini d’Europa: rete europea di storia, cultura e turismo (programma di sviluppo rurale 2007/2013 – Asse IV -Misura 421) che promuove il cammino di Santiago e la via Francigena.
Il progetto che sarà promosso dal Gal Alto Casertano si pone l’obiettivo di realizzare uno studio storico-scientifico della Via Francigena che attraversa il territorio su cui agisce l’Ente, prevedendo la tracciatura e la segnaletica del percorso. Verrà effettuato anche lo studio di eventuali luoghi di ristoro e riposo per i pellegrini;  verranno apposte frecce, segnali, cartelloni permanenti e tabelle didascaliche. Vi sarà inoltre una segnaletica aggiuntiva per individuare reperti di interesse storico e testimonianze delle antiche strade. Le azioni comuni che riguardano tutti i Gal prevedono l’accreditamento al marchio Cammini d’Europa, la produzione di materiale informativo,  l’organizzazione di eventi, l’individuazione di punti informativi e di marchi locali da diffondere, l’elaborazione di pacchetti turistici.  Il Gal Alto Casertano, nell’elaborazione del proprio piano di lavoro, puntando ad una proposta qualificata e all’altezza del migliore mercato turistico, ha affidato lo studio e l’individuazione dei percorsi storici, artistici e religiosi all’Università suor Orsola Benincasa di Napoli.  Il territorio altocasertano attende anche da questa iniziativa che si concretizzi la promessa più volte annunciata del vero rilancio locale. Ancora una volta, tutti sono chiamati a partecipare.
Il recupero della Via Francigena del Sud si pone – com’è nelle finalità operative di ogni Gal – come attività di tutela e promozione dell’identità dei territori: tradizioni gastronomiche e popolari, aspetti paesaggistici, patrimonio artistico e religioso, pietà popolare, accoglienza ed ospitalità. Si tratta della volontà di promuovere ciò che esiste, ma di stimolare il territorio – i suoi rappresentanti politici e i cittadini – ad essere parte attiva di questa fase di rilancio del Meridione. Ma il progetto si pone anche come ambiziosa risposta ad una diversa valorizzazione che nei secoli è stata data al tratto della Via Francigena da Canterbury a Roma, meglio conosciuta perché raccontata dalle cronache del Vescovo Sigerico di Canterbury che nel 990, tornando da Roma, annotò il percorso lasciandolo alla storia come importante riferimento per i tanti viaggiatori e pellegrini che si mossero dopo di lui nel percorso verso la città eterna. È pur vero  tuttavia che laVia Francigena non è una pista unica ed obbligata: essa è una fitta rete di percorsi paralleli e intersecanti che i pellegrini battevano a seconda delle comodità, delle difficoltà naturali in cui si imbattevano, o della necessità di passare per un santuario piuttosto per un altro: un percorso che cambia con gli uomini assecondando esigenze fisiche e spirituali.  In virtù dell’interterritorialità del progetto, a realizzare l’ambizioso piano di riqualificazione i queto tratto di Via Francigena sono ben 16 Gal (3 dell’Emilia Romagna, dove il Gal Soprip è il capofila dell’intero progetto; 2 dell’Abruzzo; 5 della Campania, 6 della Puglia), 34 diocesi con il loro patrimonio di cattedrali e chiese rupestri, e oltre 150 comuni comprese le associazioni territoriali. Il progetto è articolato in 2 aree: quella delle azioni comuni (che vedrà un’unica metodologia e procedura) e quella delle azioni locali destinata ai singoli Gal partner. (cs)

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