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LETINO – Ermergenza neve, il popolo del Matese non si arrende

LETINO  – <Solo grazie al lavoro di Provincia, Carabinieri, Forestale, Comunità montana, Enel, siamo riusciti a non rimanere isolati. Agli enti, al personale, ai miei concittadini va un grazie sentito>. Tiene a precisarlo il sindaco Antonio Orsi in una giornata che segna la tregua delle nevicate. Finora è stato un susseguirsi di interventi, di emergenze, l’una dopo l’altra: <E non saremmo mai riusciti a venirne fuori – afferma – se non fosse stato per le persone che hanno operato per gli enti che ho citato. L’Enel ci ha garantito sempre l’energia elettrica. I Carabinieri sono stati fondamentali nel salvataggio delle famiglie isolate. La Comunità montana, il Corpo forestale sono sempre rimasti al nostro fianco, così come la Provincia presente con mezzi e uomini sulle strade>.

Letino, comune più alto del Matese, porta ancora i segni di un evento climatico eccezionale. Ma sono diversi i Comuni alto casertani  che in questi giorni sono stati colpiti dall’ondata di gelo. Intanto il prefetto Gabrielli annuncia la fine dell’emergenza neve. L’assessore regionale ai lavori pubblici ha comunicato ai sindaci della Campania che la protezione civile, a partire dalla mezzanotte del 13 febbraio, ha imposto lo stop della copertura economica riferita al nolo mezzi e attrezzatura di proprietà privata. Salvo casi eccezionali. Non è una buona notizia per tanti primi cittadini perché di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Il motivo lo spiega Orsi: <La criticità – afferma  – perdura anche quando smette di nevicare. Ad ogni modo, già a fine gennaio ho chiesto in Regione lo stato di emergenza. Spero ci venga riconosciuto>.

Nelle scorse ore si sta monitorando con attenzione da parte di Forestale e Provincia la Provinciale 89. Si tratta dell’arteria che collega Fontegreca e Capriati con Gallo Matese e Letino: è rimasta chiusa al traffico per qualche ora al fine di consentire agli esperti di effettuare i test sulla tenuta della neve. Il rischio era quello che all’altezza di Monte Cinnamiello potessero staccarsi delle slavine. Il sole, in questi casi, non gioca a favore. Ma le prove hanno mostrato risultati soddisfacenti: la strada è sicura ed è stata riaperta al traffico. Un problema in meno. Ora bisogna guardare al lavoro che attende: <Come Comune abbiamo impiegato quattro ditte locali che ci hanno supportato nel servizio sgombero neve delle strade cittadine. Spero fortemente che ci vengano coperte almeno le spese sostenute fino ad oggi. Altrimenti sarebbe un disastro per le casse del Comune>.  Un contributo efficace è stato fornito anche dall’Enel. <Grazie al posizionamento di due gruppi elettrogeni – prosegue -, la corrente non è mai mancata e l’acquedotto ha funzionato regolarmente. Sento il dovere di ringraziare anche la Comunità montana che ha messo a disposizione dell’ente municipale tanti baif, i quali hanno dato una grossa mano a pulire le strade. La Provincia naturalmente con i propri mezzi, i Forestali e i Carabinieri decisivi per raggiungere alcune famiglie isolate>.

C’è ancora tanto da fare.  Basti pensare che per portare soccorso a tre aziende agricole in località San Pietro sono serviti ben tre giorni di lavoro intenso. La neve, in alcuni tratti, causa vento, arriva anche a tre-quattro metri di altezza. Le strade del centro, nonostante tutto, vanno ancora in parte ripulite. Ora si sta lavorando al quadrivio, punto di intersezione delle quattro maggiori strade della cittadina: Via Castello, via Molise, via San Giovanni e via Roma. Proprio lì, nei pressi della chiesa, il vicesindaco Fausto Perrone, si è unito al personale del  Comune e ai cittadini, munito di pala, per  togliere la tanta neve depositata sul manto stradale. Il comandante provinciale della forestale, Capasso, è arrivato lunedì  mattina in paese per fare il punto della situazione. Egli invita <i cittadini a tenere prudentemente sotto osservazione i tetti delle case. Specie quelli più vecchi>. Il problema è rappresentato in particolare da alcune abitazioni dalle quali pende parecchia neve. Meno problemi del previsto per le aziende zootecniche. E i numeri lo confermano. Il maltempo ha causato la morte di sole due pecore a fronte dei circa duemila capi di bestiame presenti. Inoltre, gli imprenditori agricoli, abituati alle precipitazioni nevose, hanno farro scorte sufficienti di foraggio per gli animali.

Roberta Muzio e Francesco Mantovani

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