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VAIRANO PATENORA – Dedicata all’Unità d’Italia, la puntata del Tg3 Itinerante. In bella mostra tutte le cose belle, la “spazzatura” nascosta sotto il tappeto

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Vairano Patenora. Arriva la Rai a Vairano, forse per farsi perdonare “l’oscuramento” della città durante la tappa del giro d’Italia. E’ stata un’ottima vetrina per promuovere il paese, le sue produzioni e le sue ricchezze storiche ed artistiche.  Non ci sono dubbi. E’ stata, ad esempio,  un’ottima occasione per tagliare l’erba in alcune strade del borgo antico e per fare un pò di pulizia. Segno evidente che quando un amministratore vuole fare qualcosa il “sistema”  si trova, in un modo o nell’altro.  Peccato che la Rai, però, viene raramente da queste parti. Peccato che la realtà è ben altra cosa rispetto a quei luoghi incantevoli mostrati dalle telecamere del servizio pubblico. Il servizio di Rai3, oltre alle solite cose, ha mostrato scorci bellissimi e prodotti tipici di sicuro interesse. Ma se domattina, ad esempio, giungessero, a Vairano, decine di turisti, ‘stimolati’ dal servizio del Tg3, cosa vedrebbero? 

Non potrebbero visitare il borgo antico perchè molte strade sono chiuse, da mesi,  dopo i numerosi crolli. Non potrebbero visitare nemmeno l’Abbazia della Ferrara perchè è poco meno di un rudere. Non potrebbero vedere l’affresco di Celestino V – unico al mondo – da poco restaurato grazie ai soldi della Banca Capasso  (di Alife) – non certo del municipio vairanese, o di chi afferma di essere proprietario dell’antica struttura – perchè  la cappella in cui si trova è ancora in piedi grazie ad una serie di puntelli. Taverna della Catena potrebbe essere solo guardata passando lungo via Abbruzzi, null’atro potrebbe vedere il turista in quel luogo che testimoniò lo storico incontro (per i Piemontesi e i conquistatori in camicia rossa) mentre per  tanta gente del Sud segnò la sconfitta, la sottomissione, la vergogna. Dopo quell’incontro, contrariamente alle promesse fatte dall’eroe dei due mondi, le terre restarono sempre ai latifondisti e i  contadini restarono sempre schiavi. Anzi da semplici contadini, divennero “Terroni”.   Non troverebbero nemmeno adeguate strutture ricettive nella quali trascorre la notte. Insomma troverebbero solo “promesse”.

La speranza quindi, è che i turisti non si muovano, in massa, immediatamente, per visitare l’incantevole Vairano. La speranza è che diano il tempo necessario per rimettere in sicurezza il borgo antico e il castello; per ristrutturare la prima Abbazia del Regno di Napoli, oggi dimora di animali selvatici e rovi;  per rendere, almeno, visitabile Taverna della Catena e per creare adeguate strutture ricettive.

 

 

 

 

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10 commenti

  1. Dopo la gaffe clamorosa del Giro la Rai torna a Vairano – merito di Roberto Fico? http://ish.re/B18O

  2. Gaf su gaf. Anche il M5S utilizza il potere per fare le clientelae. La gaf si riparava solo se capivamo cosa è successo.

  3. Ma almeno chi sta in politica deve provare a scrivere correttamente “gaf” non significa niente! Prego la redazione o di correggere o di cancellare il commento di gianpiero che come vairanese mi fa vergognare perché da’ una pessima visione di Vairano e di chi si propone per amministrarla. Ennesima gaffe!

  4. Cominciamo col dire che il “conquistatore” perse per strada 250 dei suoi mille straccioni vestiti da buffoni, che quando appresero che si apprestava a compiere un genocidio pagato con i soldi della famiglia reale più ridicola del pianeta e dei banchieri inglesi; diciamo anche che, suo figlio stesso, tale Ricciotti, lo tradi abbracciando la causa meridionale; diciamo che quando il buffone sbarcò a Marsala al largo delle coste c’era navi inglesi pronte a dargli manforte pieni di mercenari dell’est europa e superarmate; diciamo che la cosidetta Unità d’Italia altro non è stato che un pretesto per eseguire un saccheggio con tanto di massacri, tortura, stupri di donne e bambini e bambine meridionali ad opera soprattutto dei bersaglieri vedi Pontelandolfo e Casalduni); diciamo anche che la feccia savoiarda e faribaldina non si limitò a rubare, ma uccise preti, bruciò archivi, chiese trafugandone i tesori e sospese le scuole per 15 anni, in modo si perdesse la memoria storica del crimine e si diffondesse l’ignoranza, ma deporto’ anche decine di migliaia di meridionali nel lager piemontese di Fenestrelle ed ivi li torturò, li fece morire di stenti e li decapitò per esporre le teste (ancora oggi) nel museo dedicato al famoso scienziato pazzo Lombroso, che insieme a Cialdini, Fumel, il buffone con la camicia rossa, Cavour, Vittorio Emanuele e Bixio formò la banda di criminali di guerra non secondi a Hitler, Pol Pot, Franco, Stalin, Pinochet e Mobutu.

    Nessuna Patria può essere considerata tale se viene imposta con questi metodi e la che onoro è sempre quella del Regno illuminato d’Europa: IL REGNO DELLE DUE SICLIE.

    BRIGANTE, SEMPRE! MOLISANNIO LIBERO!

    W O’ RRE’!

  5. Caro W O’RRE! mi congratulo veramente con te per la perfetta descrizione degli accadimenti di quel malaugurato (per noi meridionali) 1860 che hai avuto la capacità di sintetizzare in pochissime righe non facendo mancare quasi nulla.
    E mi congratulo anche con la redazione che ha saputo utilizzare termini appropriati parlando di “conquistatori” “sottomissione” “vergogna”.
    Tutti i nostri mali, il nostro declino, il degrado, l’abbandono, ormai è storicamente inconfutabile, è cominciato dopo quella maledetta occupazione garibaldino-piemontese, seguita ad un preciso disegno internazionale di stampo giudaico-massonico, benedetto dal primo ministro inglese Gladstone ed accompagnata dalla rapina dell’intero tesoro pubblico del nostro antico Regno delle Due Sicilie ascendente a ben 442 milioni di DUCATI ORO, pari al doppio di tutti gli altri tesori pubblici dei restanti stati di questa penisola messi insieme.
    E qualche improvvisato professore di storia si è permesso di parlare anche di “santo laico” parlando in TV del ladro mozzorecchie di nome garibaldi.
    Ma tant’è, questo significa essere amministrati da improvvisati incompetenti amministratori ammantati da falsa legalità e da opportunistico patriottismo che dovrebbero solo vergognarsi di quell’incontro datato 26 ottobre 1860, invece di prendere esempio dagli amministratori di Ciorlano che hanno intitolato una piazza al nostro ultimo Re Francesco II.
    Ma tanto a loro cosa importa, come il principe di Salina, gattopardescamente, per loro una storia vale l’altra, la mangiatoia è bassa, i problemi sono degli altri, ossia di quelli che, anche per tutte queste cause storiche, oggi non riescono a sbarcare il lunario.
    Ma lor signori sono al di sopra di queste inezie e guardano gli altri dall’alto (del castello) in basso … salvo a farsi vivi in periodi elettorali per mercimoniare il voto!!!

    Ed allora anch’io grido VIV’O RRE e viva il Regno delle Due Sicilie

  6. Caro Vox Populi, non sono l’unico a saperla questa losca storia di scorribande e menzogne, che tutti dovrebbero sapere. E vorrei aggiungere che, il nostro presidente della repubblica (delle banane), che nell’anno del centociquantenario andò a Marsala (città della massoneria) a commenorare i “nessun caduti” tra i 750 straccioni offendendo da meriodinale la memoria intrisa di sangue del suo popolo con lacimuccia e monito d’ordinanza.
    La Questione Meridionale vive con noi, è dentro di noi e ce ne accorgiamo quando siamo iquieti, rabbiosi e la “N’ZIRIA” ci divora lo stomaco.
    La Questione Meridionale è morta solo per chi si è venduto, ma il tempo non la fa dimenticare, la nutre, la consolida, gli da un significato e la trasporta, in modo che i nostri giovani possano sapere in quale stato di prosperità e cultura ha vissuto il popoplo a cui appartiene fino a poco tempo fa e lo possa un giorno riscattare, non con la guerra e la violenza, ma con la pacificazione a seguito di ammissione di colpa da parte dei responsabili, la riscrittura dei testi e la chiusura immediata del museo dell’orrore Lombroso e che i resti vengano consegnati al legittimo proprietario: Il Regno delle Due Sicilie, a che possano essere seppelliti e riposare in pace.
    Gli unici che devono essere maledetti per sempre sono queii politici, Berlusconi e D’Alema in testa, che trasversalmente votarono per il ritorno dei Savoia sul sacro suolo: Vittorio Emauele, assassino a sangue freddo di Dirk Hamer e di quel fenomeno da baraccone televisivo (con il canone pagato dai meridionali) di Emanuele FILIBEVTO.

    W O’ RRE’!!!

  7. Gaf, oh Gaf… Giampy, ma che Gaf dici…!

  8. W O’RRE concordo pienamente.

    BRIGANTI FINO ALLA MORTE contro questo stato assassino nato sul patto di ferro con mafia e camorra e, quindi, governato da politici collusi.

    W IL REGNO DELLE DUE SICILIE

  9. Tutti pensano che i grillini siano tutti come Beppe Grillo, invece il M5Stelle sta diventando una grande lavatrice di tutta la m….a qualunquista e opportunista. Basti pensare che un candidato per essere tale gli bastano 20 voti rastrellati iscrivendosi a più meetup contemporaneamente. Insomma, ci sono molti furbini che non avendo nè arte nè parte “CE PROVANO” ad incartare la paghetta parlamentare con il minimo sforzo, anche perchè è quasi tutta gente che non ha fatto mai un giorno di lavoro e nemmeno ci pensa a farlo. Il resto è vuoto assoluto, slogan tipo di battista di qua e taverna di là e offese contro chiuque non la pensa come loro o critica il capo come fascistelli imboniti. Di proposte, di idee manco a parlarne.
    Insomma, fanno già rimpiangere il nano dei tempi migliori.

  10. Mamma mia siete dei professori pignoli. Gaffe così va bene. Come commento cmq bisogna fare come gli altri due. Qui non si sta a scuola ma si scrive per scambiare opinione.