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MARCIANISE – POLO DELLA QUALITA’, BLITZ DELLA FINANZA: 4 ARRESTI

MARCIANISE –  Questa mattina militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito sei ordinanze applicative di misura cautelare personale, disposte dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Sezione Criminalità Economica, nei confronto di persone gravemente indiziate, in concorso con altre sedici indagati, di aver commesso più fatti di bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’amministrazione della società consortile POLO DELLA QUALITÀ, dichiarata fallita dal Tribunale di Napoli con sentenza del 10 settembre 2010. L’attività investigativa ha consentito di accertare che il default della società fallita ammonta a circa 120.000.000,00 € e che, in maniera preordinata  sia stata dapprima costituita una società ad hoc (“Fnuyo Srl”) con lo specifico scopo di acquistare i suoli, su cui sarebbe stato edificato il complesso commerciale del “Polo della Qualità”. Nell’ambito di tale operazione immobiliare la “Fmtyo srl” provvedeva a corrispondere ad altra società, un prezzo di acquisto dei terreni di gran lunga superiore a quello versato in favore di altri venditori, consentendo, in sostanza, alla controparte di lucrare un profitto di circa 3.000.000,00 €. Acquistata la proprietà dei fondi su cui erigere il complesso destinato all’attività industriale e commerciale, i componenti del Consiglio di Amministrazione del ”Polo della Qualità” affidavano fittiziamente alla stessa “Fniiyo” l’appalto per la realizzazione dei lavori, prevedendo quale corrispettivo la somma di 90.000.000,00 €. Le indagini hanno, però, dimostrato come nelle casse di tal società – di fatto – siano confluiti pagamenti per 135.000.000,00 €, grazie anche al concorso dei direttori dei lavori nella liquidazione degli importi.  Nonostante i maggiori importi corrisposti rispetto a quanto pattuito, la società appaltatrice provvedeva, mediante una simulata controversia, a farsi riconoscere – in sede di arbitrato risultato irrituale – un ulteriore maggiore importo pari ad 17.848.412,00 €.  Al fine di favorire ulteriormente la società appaltatrice e i consiglieri del C.d.A. del “Polo della Qualità”, nonostante il conclamato stato di decozione della scarl, realizzavano un’operazione di “sale and lease back” dei beni immobili di uso comune, in cambio di un corrispettivo di 25.000.000,00 €, in tal modo realizzandosi, da un lato, pagamenti preferenziali a favore della citata società e, dall’altro, ponendo in essere condotte distrattive a danno del ceto creditorio. Sono attualmente in corso perquisizioni domiciliari e presso studi professionali nei confronti della maggior parte degli indagati.

 

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