Ultim'ora

Piedimonte Matese – Dissesto finanziario del municipio, indagati assolti. Ecco le ragioni

Piedimonte Matese  – Il giudice della Corte dei Conti ha assolto – con formula piena – il procedimento a carico di cinque persone accusate di aver causato il dissesto finanziario al municipio di Piedimonte Matese. Contrariamente a quanto detto nell’immediatezza della decisione del Tribunale Contabile, non è stata applicata la prescrizione. Il giudice infatti, è entrato nel merito sviscerando la questione in una lunga sentenza, oltre 70 pagine, nella quale spiega perché ha sentenziato di assolvere le cinque persone coinvolte nei fatti.

VINCENZO CAPPELLO, ATTILIO COSTARELLA E BENEDETTO IANNITTI:
Alla luce del quadro sopra descritto, non si ravvisa una responsabilità gravemente colposa in capo ai convenuti COSTARELLA, IANNITTI e CAPPELLO.
Occorre evidenziare che non può attribuirsi una responsabilità per il COSTARELLA per l’assenza della qualità soggettiva di assessore al bilancio, sulla base della quale la Procura ha fondato la prospettazione accusatoria. Quanto alla posizione do IANNITTI, si evidenzia che il presidente del consiglio comunale, ai sensi del 39 del TUEL, non ha poteri di gestione, ma unicamente di direzione dei lavori del Consiglio e informativi, che risultano essere stati esercitati dal convenuto.

CERBO ANTONIO E LUCIANO BLOSI
In particolare, risulta che il CERBO abbia proposto azioni tese a riequilibrare la gestione, evidenziando le conseguenze dirette della reiterata situazione di squilibrio (nota in data 21.01.2015 prot. n. 1069, in data 10.02.2016 prot. n. 2021,). Risulta che nel corso del  2015, il  Revisore  assumeva  un  ruolo  attivo finchè l’amministrazione adottasse adeguate misure correttive necessarie a superare le criticità evidenziate. Lo stesso vale per BLOISI, che ha richiamato nella sua memoria le osservazioni contenute nella relazione al rendiconto 2013 nonché le relazioni inviate alla Sezione di controllo del 17.6.2014 e del 22.1.2015

Alla luce delle considerazioni sin qui svolte, scrive il giudice, va rigettata la richiesta di applicazione di sanzioni pecuniarie ed interdittive nei confronti degli odierni resistenti quanto meno per difetto del requisito soggettivo della colpa grave nella condotta serbata nelle annualità in contestazione.

Guarda anche

Piedimonte Matese – Letame smaltito illecitamente, scatta il sequestro

Piedimonte Matese – I Militari appartenenti al Nucleo Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese, congiuntamente …