TEANO – Vico Viola da 2 mesi senza acqua: Camasso punta l’indice contro Bovenzi: quartiere della vergogna

TEANO “Quello che sta accadendo, da ormai oltre due mesi, nella parte bassa del Centro Storico Sidicino non è degno di una comunità civile. Da circa due mesi, i cittadini teanesi residenti in Vico VIOLA, sono privi di acqua. Sono più di sessanta giorni che le persone che dimorano in questa vasta area del centro storico, non vedono scorrere l’acqua dai propri rubinetti e quindi sono impossibilitati dallo svolgere le più semplici mansioni quotidiane che presuppongono l’uso del prezioso liquido. A nulla sono valse le innumerevoli segnalazioni presso gli uffici dell’Area Tecnica del Comune di Teano della Consigliera Luana Camasso, che invoca la necessità di un intervento con una frequenza ormai quotidiana. La situazione è diventata insostenibile, in VICO VIOLA per cucinare, lavarsi bisogna ricorrere alle bottiglie dei fardelli d’ acqua confezionati. Il disagio è fortissimo anche in considerazione del fatto che in quella zona risiedono invalidi che necessitano di cure mediche quotidianamente e per le quali l’esistenza dell’acqua è una condizione imprescindibile. Ad accrescere la rabbia, vi è il fatto che non solo in Municipio tutti sanno da tempo e nessuno interviene, ma non pensa neanche a predisporre una fonte di approvvigionamento idrico alternativa, quale un’autobotte nelle more che accada un miracolo. Gli stessi cittadini che da due mesi sono abbandonati e vivono nel dimenticatoio dell’Ente, sono gli stessi che non solo pagano regolarmente l’esoso canone idrico applicato, che ogni giorno si armano di pazienza e spirito di volontà, combattono con rifiuti, ratti, insetti e   procedono a pulire e disinfettare i vicoli interessati. I disagi sono altissimi, gli animi esasperati, i cittadini più instancabili stanno predisponendo una raccolta firme per appellarsi ad altre autorità. Ci chiediamo se dinanzi a questa incapacità di assicurare perfino i servizi essenziali e a fronte delle solite rimostranze economiche, non sia forse arrivato il momento di procedere ad una presa d’ atto e di consapevolezza di fronte alla città. Inoltre, sperando che l’assessore e il delegato competente si sveglino ci si chiede: è questa la modalità con la quale si intende ridare vita e riqualificare il centro storico? Per questo c’era bisogno di coniare un apposito assessorato ah hoc con incarico esterno?” (nota a cura della consigliera  Luana Camasso)