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Tre ricette tradizionali della cultura italiana

È noto a tutti che la cucina italiana sia una delle più ricche, gustose e semplici del mondo; la migliore in assoluto per molti, italiani e non. Con più di 5.000 piatti, le specialità tradizionali della nostra cultura sono caratterizzate dall’uso di pochi ingredienti genuini, perché non c’è bisogno di esagerare quando il prodotto è di qualità. Basta pensare alla pasta al pomodoro: tre ingredienti principali e in dieci minuti ottieni un classico intramontabile e amato in tutto il mondo.

Quali sono altre specialità da non perdere? Ecco 3 ricette tradizionali della cultura italiana che forse non conosci, ma che ti faranno venire fame soltanto al pensiero.

Mandilli de sea al pesto

Tipici della tradizione culinaria ligure, sono meno noti delle classiche trofie al pesto ma ugualmente gustosi. In dialetto i mandilli de sea, in italiano fazzoletti di seta: si tratta di sfoglie sottili di pasta all’uovo, cotte per pochissimi minuti in acqua bollente e poi condite con pesto sbollentato e, a piacere, parmigiano.

Il pesto è un ingrediente-pilastro della cucina italiana, e come puoi vedere sulla pagina delle ricette STAR Tigullio può essere impiegato non soltanto per riprodurre i piatti della tradizione, ma anche per dare uno speciale twist ad altre preparazioni. In ogni caso, il pesto è sempre la risposta giusta.

Spätzle agli spinaci

Ci spostiamo più a est per scoprire un’altra imperdibile ricetta della tradizione italiana, in questo caso in condivisione con tutta la zona del Tirolo. Parliamo infatti degli spätzle agli spinaci, gustosissimi gnocchetti irregolari tirolesi, tipici del Trentino-Alto Adige.

Conditi con burro e pancetta rosolata, gli spätzle sono una pietanza calda e accogliente, perfetta da mangiare in baita durante la settimana bianca tra una sciata e l’altra, ma anche a casa nelle fredde giornate invernali.

Pasta alla genovese

In questa lista non può certo mancare una ricetta della Campania, regione che, forse, più di tutte, ha contribuito ad arricchire la tradizione culinaria del Belpaese. Casatiello, pastiera e pizza sono piatti che conosciamo tutti: una ricetta meno conosciuta in Italia ma allo stesso livello di bontà è invece la pasta alla genovese. Che sì, nonostante il nome fuorviante trova le sue origini a Napoli intorno al XV secolo.

Anche qui le parole d’ordine sono due: semplicità e sapore, che si uniscono tra di loro in un piatto caldo ricco di gusto. In pratica si tratta di un piatto di pasta condita con un ragù in bianco bello sostanzioso, che prevede tra gli ingredienti una cospicua quantità di cipolle e carne di manzo. Non mancano di certo vino bianco per sfumare, carote e prezzemolo.

Il risultato è un piatto in grado di mettere d’accordo tutti, grandi e piccini, con la sua aria familiare e la sua ricca semplicità: non a caso la tradizione napoletana lo vuole come portata principale dei giorni di festa e della domenica, da trascorrere rigorosamente tutti insieme. Questo anche per “compensare” al tempo che ci vuole per prepararla, dato che la pasta alla genovese richiede almeno quattro ore di preparazione, considerando la cottura del ragù.

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