Alvignano – Ha preferito restare in silenzio davanti al giudice per le indagini preliminari, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. E’ accaduto qualche giorno durante l’interrogatorio di garanzia previsto in favore di Luciana De Marco, 34enne di Alvignano, assistita dall’avvocato Carlo De Stavola. Al termine dell’interrogatorio la misura cautelare a carico dell’indagata (attualmente arresti domiciliari) è rimasta immutata. I legali della donna hanno 10 giorni di tempo per valutare ricorso al Tribunale del Riesame di Napoli. Tutto si innesta all’interno di una inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, affidata ai carabinieri guidati dal colonnello Scarso, sfociata in una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del locale Tribunale che ha disposto, alcuni giorni fa, la custodia in carcere per uno degli indagati e la misura degli arresti domiciliari per altri due, tutti ritenuti responsabili di cessione di sostanze stupefacenti in concorso tra loro. L’attività investigativa, avviata nel mese di agosto 2020, ha avuto origine con il rinvenimento in una cassetta postale di 23 involucri in plastica termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo crack; si trattava di un espediente utilizzato dagli indagati per nascondere le sostanze stupefacenti e così eludere eventuali controlli delle forze di polizia.
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