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CASAL DI PRiNCIPE – Processo ECO4, confermate le condanne

Casal di Principe (Maria Giovanna Pellegrino) –  Eco4: processo in appello dinanzi ai giudici del tribunale di Napoli, seconda sezione, oggi pomeriggio la sentenza che ha confermato le condanne comminate in primo grado anche se con qualche rideterminazione. Ridotta in secondo grado la pena per il boss Francesco Bidognetti, condannato oggi ad undici anni di reclusione, mentre per il figlio Aniello la pena è stata ridotta a 15. Rideterminata anche la pena per Alessandro Cirillo, uno dei bracci armati del boss stragista Setola. Per Cirillo, difeso dall’avvocato Elena Schiavone, la pena da 15 è stata ridotta ad 11 anni. Confermate tutte le altre condanne come per Nicola Alfiero, difeso dagli avvocati Angelo Raucci e Paolo Di Furia, ad otto anni di reclusione. Nel dettaglio, sono stati condannati, Claudio Bidognetti, Nicola Alfiero; Aniello Bidognetti; il boss. Per questa stessa vicenda è a giudizio dinanzi al tribunale di Santa Maria l’onorevole Mario Landolfi, processo che ha subito una serie di rinvii a causa dell’astensione dei penalisti L’appello ha inoltre ordinato la confisca di tutte le società ed i mezzi, nonché i beni che erano finiti sotto i sigilli. Confermate le assoluzioni per gli imputati il cui ricorso del Pm distrettuale era stato dichiarato inammissibile come per Giuseppe Setola, Francesco Borrata, Giosuè Fioretto, Luigi Grassia, Aldo Schiavone, Nicola Verolla, Michele e Gianluca Bidognetti (rispettivamente fratello e figlio del boss Francesco), Carlo Cantelli, Antonio Cecoro Orietta Verso e Enrico. Le accuse vanno dal reimpiego di capitali del clan dei casalesi, turbativa d’asta, illecita concorrenza perpetrata con violenza e minaccia, tutto aggravato dal metodo mafioso. La vicenda è relativa agli appalti per il servizio di raccolta rifiuti vinti grazie all’appoggio dei Casalesi a Mondragone e Castelvolturno dall’impresa Florambiente degli imprenditori Michele e Sergio Orsi, del Consorzio Eco4. Gli imputati erano 21 esponenti di spicco del clan, tra i quali il superkiller Giuseppe Setola, mandato assolto. I “colletti bianchi” dell’operazione, scelsero il rito abbreviato. La società Ecocampania, di Nicola e Luigi Ferraro, il primo ex consigliere regionale Udeur condannato nell’ambito del processo scaturito dall’indagine denominata ‘Normandia, era parte lesa in questo dibattimento e i giudici stabilirono un risarcimento in via provvisionale di 400mila euro. Per effetto della sentenza vennero anche dissequestrate le quote societarie della Oledinamica, società che faceva capo, secondo i pm, a Claudio Bidognetti, cugino del boss Francesco Bidognetti. L’Ecocampania era la società esclusa dalla gara d’appalto dell’aprile 2000 che era stata costruita su misura, con la presunta complicità dei dirigenti del consorzio Ce4, Giuseppe Valente e Claudio Di Biasio, per la Flora Ambiente, società dei fratelli Sergio e Michele Orsi, ricostruzione dell’accusa confermata dalla sentenza di condanna.

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