TEANO – Comune, Fernando Zanni scrive al sindaco: da soli non ce la farete mai

TEANO – “Egregio Sindaco, caro Assessore al Bilancio, questo Comune, nonostante tutto, NON MERITA, per insipienza o intempestività, di essere dichiarato in DISSESTO ECONOMICO-FINANZIARIO. Come tutti sappiamo è già in “pre-dissesto” e desertificato burocraticamente (sono i dipendenti comunali pensionati che gratuitamente reggono la trincea), frutti avvelenati delle precedenti gestioni politiche, ma farlo ora scivolare negli abissi del “fallimento” (rectius: dissesto) a causa di eventuali errori dello staff della Ragioneria del Commissario Prefettizio (nei sei mesi di governo straordinario) ovvero omissioni di questa nuova Amministrazione, sarebbe un colpo mortale al futuro – forse chissà ancora possibile – della Città.
Il programma elettorale minimalista di governo della Maggioranza agli atti – senza anima, senza una prospettiva strategica agganciata alle finalità del PNRR, dei fondi complementari e di quelli strutturali, del tutto ignaro delle attuali acquisizioni scientifiche sul riscaldamento climatico  e delle azioni obbligatorie da intraprendere, perfino nella banale manutenzione ordinaria, nonché privo di quella discontinuità culturale della complessità necessaria e vitale per un Comune in agonia nel 21° secolo  (caratterizzato, tra l’altro, come dice Francesco, dalla “guerra mondiale a pezzi”) – non aiuta e richiede una forte dose di ottimismo per avere ancora un pizzico di speranza. Da soli non ce la farete mai ( forse sarebbe stata opportuna una Lista di “Salute Pubblica”! ) e, d’altra parte, la Giunta, che si sarebbe potuta aprire – se ci fosse stata la piena e doverosa consapevolezza del disastro – a esperti e competenti esterni – magari solo temporaneamente – capaci di gestire i numerosi dossier aperti, si è opercolata, invece, nel perimetro degli eletti e del “cerchio magico” degli amici-sostenitori (tutto legittimo e niente di offensivo, ovviamente!).  Ma tent’è, come si dice, “cosa fatta capo ha”!
Emarginando ridicoli appelli al volontariato, ciò che a questo punto ci sentiamo di suggerire – in un doveroso sforzo di collaborazione – è , da un lato, di verificare con immediatezza gli eventuali errori del Rendiconto 2021 (che oggi obbligherebbe l’Ente a dichiarare il dissesto), modificandolo tempestivamente, e di aprire, dall’altro,  con immediatezza una fase di interlocuzione istituzionale con la Città ( gli Stati Generali della Comunità teanese ?) per stipulare con essa ( Minoranza, Società Civile, Stampa, singoli cittadini sensibili) un “patto di collaborazione”, elaborando insieme un grappolo di iniziative di emergenza per i primi sei/dodici mesi di governo.
Con l’impegno da parte dell’Amministrazione di rendere esecutivi subito gli Istituti di partecipazione all’azione Amministrativa previsti dallo Statuto (referendum, petizioni, sondaggi), di modificarlo per prevedere la Consulta delle Frazioni e di adottare culturalmente il Piano Strategico di Sviluppo ecosostenibile del PUC, portandolo in Consiglio Comunale per l’approvazione prima del 31/12/2022.
Ma, contestualmente, sarebbe necessario applicare con immediatezza anche un pacchetto di misure significative, nei vari comparti dell’azione amministrativa e dei servizi pubblici, per contrastare localmente la più grande emergenza planetaria: la crisi climatica.
Non è un escamotage, è forse l’unica uscita di sicurezza possibile! C’è bisogno di un sussulto di responsabilità politica, di un salto di qualità. Si tratta di pensare e agire oltre l’emergenza con un nuovo paradigma (quello dell’ecologia integrale),  di rifondare la Democrazia e la fiscalità Locali, di scommettere sulla condivisione e partecipazione dei cittadini all’azione amministrativa, di riconoscere i propri limiti, la drammaticità della situazione politico-amministrativa, la necessità di un veloce percorso di approfondimento e di maturazione della coscienza di specie.
Sono tante le cose che si possono fare, per rendere più vivibile e sicura la nostra Città e il nostro territorio, anche in una situazione iper-critica come la nostra, a condizione però che si recuperi una visione strategica e si abbandoni la trappola del vecchio modo di governare”.
(nota a cura “Noi della Comunità “Laudato Sì-Eco Polis” – referente Fernando Zanni)