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Giuseppe Molinaro e Miriam Mignano

TEANO – Follia di gelosia: ex carabiniere rischia l’ergastolo

TEANO – Rischia la pena dell’ergastolo l’ex carabinieri di San Marco di Teano – Giuseppe Molinaro – reo confesso dell’omicidio di Giovanni Fidaleo e del tentato omicidio di Miriam Mignano. Il rito abbreviato scelto dall’imputato consentirà di ottenere, comunque, uno sconto di pena. Tutto si potrebbe decidere nella prossima udienza, fissata nei primi giorni di maggio 2024, davanti alla corte di Assise del Tribunale di Cassino. Molinaro  sarà giudicato con il rito abbreviato, dopo che il Gup Lo Mastro aveva rigettato la richiesta della difesa di fargli affrontare il giudizio condizionato alla perizia psichiatrica e all’acquisizione di alcuni documenti. La famiglia Fidaleo si è costituita parte civile, assistita dagli avvocati Costanza De Vivo e Raffaele Panaccione. Parte civile anche la parte offesa Miriam Mignano, difesa dall’avvocato Giuliana De Angelis. Molinaro, attualmente nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, deve rispondere di omicidio volontario, tentato omicidio e anche del furto del telefono della donna, Miriam Mignano, e dello stalking di cui si sarebbe reso protagonista non accettando la conclusione della sua relazione. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Molinaro si era recato a bordo della propria autovettura presso l’Hotel Nuova Suio, sito a Castelforte, in località Suio, dove aveva mortalmente attinto con 4 colpi d’arma da fuoco (di cui 3 tra addome e torace e 1 sulla mascella destra), Giovanni Fidaleo, gestore della citata struttura alberghiera, nonché gravemente ferito con 2 colpi d’arma da fuoco (di cui 1 all’addome e 1 all’altezza del seno sinistro) Miriam Mignano, dipendente di un’azienda privata. Il movente del gesto è da ricondurre alla gelosia nutrita dal militare nei confronti della donna, con la quale Molinaro aveva una relazione sentimentale, successivamente terminata.

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