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“LA DISPUTA” – Confini “contesi” da 40 anni. Dopo Russia e Ucraina potrebbe scoppiare il conflitto fra Sessa e Cellole?

SESSA AURUNCA / CELLOLE – La “diplomazia” mondiale è già al lavoro per impedire un nuovo “conflitto”. Questa volta, dopo la tragica svolta fra Russia e Ucraina, lo scenario potrebbe essere quello del litorale Domitio. I “belligeranti” potrebbero essere il sindaco di Cellole, Guido di Leone, e il suo collega di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio. La disputa potrebbe nascere sui confini che separano i due centri.
Ironia a parte, i fatti dicono che dopo 40 anni (dico quaranta anni) un atto del consiglio provinciale di Caserta ha approvato i confini fra Cellole (ex frazione) e Sessa Aurunca (ex capoluogo della stessa Cellole). Mentre l’amministrazione comunale cellolese esulta e mostra il traguardo raggiunto come un obiettivo storico; Sessa Aurunca chiede l’annullamento dell’atto per una serie di problematiche.  Il primo scontro si è verificato, alcuni giorni fa, in consiglio provinciale fra Ciro Marcigliano e Giovanni Iovino (autentico cuore pulsante dell’amministrazione cellolese); il primo voleva il rinvio dell’argomento, il secondo invece l’approvazione. Ha vito il secondo.
Ora Marciagliano chiederà la revoca della delibera di consiglio provinciale con la quale si approvano definitivamente i confini tra i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole. Richiesta motivata dalla carenza di passaggi preliminari ed indispensabili per la definizione dei confini.  Insomma la “storia” deve attendere ancora prima di essere scritta!
In futuro, sarebbe cosa buona e giusta, vedere i rappresentanti dei due municipi impegnarsi nello sviluppo e nell’attuazione di progetti per la crescita “comune” di tutta la zona, anziché impegnati nella definizione di inutili confini che sono segno di divisione, non di unione e di crescita.

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