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CELLOLE – Consiglio comunale segreto. Di Leone prima cerca di “sfuggire” poi “blinda” la sala consiliare

CELLOLE – Dopo un pesante ritardo (rispetto al regolamento) di cui è stato interessato anche il Prefetto di Caserta, il sindaco Guido di Leone ha ceduto convocando, attraverso il presidente del consiglio, il consiglio comunale. Dovrà rispondere alle interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza in merito alla vicenda Casale e alla telefonata fatta dallo stesso Di Leone alla vittima. Una telefonata che ha spinto fino a Cellole anche FarWest, la nota trasmissione di Rai3.  Sarà un consiglio comunale al quale nessuno potrà assistere e non potranno essere effettuate alcuna ripresa foto video. Così ha deciso il presidente del consiglio. Ma cosa ci sarà di tanto segreto in quelle risposte che il sindaco dovrà dare? E’ questa la trasparenza della casa comunale di cui Di Leone spesso parla che fine sta facendo?
Il gruppo consiliare Cellole nel Cuore, ha protocollato due interrogazioni al sindaco Guido Di Leone affinché lo stesso riferisca in Consiglio Comunale a seguito di quanto emerso da diversi articoli giornalisti e dalla trasmissione Far West di RAI 3. I fatti sono apparsi immediatamente gravissimi, il gruppo consiliare vuole arrivare fino in fondo per comprendere cosa sia accaduto e le responsabilità di ognuno. I fatti ledono l’immagine ed il decoro del Comune di Cellole. L’azione del gruppo di opposizione nasce dagli articoli giornalistici e la trasmissione della Rai che hanno riportato in parte il contenuto della telefonata fatta dal sindaco Guido Di Leone all’agente di Polizia Municipale Dalma Migliorati. I consiglieri guidati da Franco Sorgente chiedono al sindaco Di Leone di chiarire di chiarire le motivazioni che lo hanno spinto a chiamare telefonicamente una persona oggetto di stalking e altri atti intimidatori oggetto di indagine. Di spiegare le ragioni per le quali non ha ritenuto più giusto tacere o chiamarla per esprimerle vicinanza, solidarietà e di attendere il corso della giustizia. In ultimo l’opposizione chiede al primo cittadino di spiegare perché abbia pensato che fosse più giusto mettere tutto a tacere in cambio di chissà cosa.
Insomma non ci sembrano essere argomentazioni tali di richiedere la segretezza imposta dal presidente del consiglio. Meno male che fra poco sarà estate e con essa torneranno i concerti all’Arena dei Pini – “quelli che stanno portando il paese nella storia” –  lì, almeno pagando il biglietto, si potrà entrare.

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