PIGNATARO MAGGIORE – Vittime innocenti della guerra: largo intitolato alla memoria della famiglia Caimano

PIGNATARO MAGGIORE – Questa mattina il largo antistante la casetta dell’acqua, in zona 167, è stato intitolato alla memoria della famiglia Caimano, tragicamente decimata dall’esplosione di un ordigno bellico l’undici gennaio del 1944 . La scomparsa di mamma Francesca e di sei dei suoi otto figli in località Pezzaspina rappresenta una degli eventi più drammatici della storia di Pignataro. Una delle tante microstorie per troppo tempo dimenticata, che arricchisce la memoria collettiva di una comunità. Con una patina di cinismo, le vittime civili dei conflitti bellici sono considerate effetti collaterali della guerre, mentre sono martiri della follia umana, che proprio nelle guerre manifesta il suo volto più crudele. Del martirio di mamma Francesca e dei sui sei figli si occupò qualche anno fa la professoressa Giovanna Caimano, che promosse una ricerca storica curata dai suoi alunni. Le nipoti dei due superstiti della strage, Anna Maria e Giusj, hanno raccontata la storia all’assessore Rossella Del Vecchio, che profondamente colpita dalla drammaticità della vicenda, ha proposto l’intitolazione di un luogo del paese dedicato al ricordo delle sette vittime innocenti dell’assurdità della guerra. Il sindaco Magliocca e la sua giunta, con apposita delibera, hanno avviato le procedure amministrative previste, il cui esito è stato dedicare, stamani, tra la commozione di tutti, un luogo frequentato dai bambini, al ricordo delle vite spezzate di una mamma e dei sui bimbi. Torneremo su questa triste storia raccontata da noi di Paesenews, con i limiti di un articolo di giornale, attraverso la testimonianza di Giuseppe Caimano, uno dei due supestiti della strage. Le sue parole di dolore e dignità toccano nel profondo la coscienza di chi ha avuto la fortuna di vivere in un periodo di pace e graffiano l’anima di conserva ancora il ricordo doloroso della guerra, che, come insegna la Fallaci, “è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre”.