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SPARANISE – Arrestano il suo sindaco, Veltre si scaglia contro gli oppositori. Quando si perde una buona occasione per tacere

SPARANISE – L’arresto del sindaco di Sparanise Salvatore Martiello scuote il panorama politico provinciale. E le ragioni sono diverse. La più importante è che Martiello rappresentava il nuovo per Sparanise e pretendeva anche di esserlo nel panorama politico provinciale. Sbandierava ai quattro venti un modo nuovo di fare politica, di amministrare. Martiello è arrivato al potere con una lista di ispirazione grillina. Molti dei suoi consiglieri sono del Movimento 5 Stelle. Tra loro anche Eliana Veltre, una fra le figure apicali dell’intera macchina amministrativa. Proprio lei, appena appresa la notizia dell’arresto del suo sindaco, ha scritto un post attraverso i social nel quale in sostanza punta l’indice contro i “responsabili” dell’arresto di Martiello, cioè contro coloro i quali hanno sporto la querela da cui è nata l’indagine da cui è scaturito l’arresto del primo cittadino: “Siete talmente piccoli e disperati che non avevate altri mezzi che questo! La gente non vi ha voluto e di certo dopo questo vi disprezzerà ancora di più!”. Insomma, l’assessore, nonché presidente del consiglio (e già questo la dice lunga sul modus operandi dell’amministrazione), invece di apprezzare chi attraverso la propria denuncia ha fatto scattare una indagine che ha poi accertato reati tanto gravi da condurre all’arresto del sindaco di Sparanise, si scaglia contro di loro. Quasi come se avessero delle colpe nell’accaduto. A questo punto, il dubbio è amletico: vuoi vedere che tutte le colpe sono del consigliere che ha denunciato, dell’imprenditore che si è ribellato, e in ultimo dei carabinieri che hanno condotto le indagini?

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