PIEDIMONTE MATESE – Corsa al Parlamento, spunta il nome di Piero Cappello (in caso di deroga negata al fratello Vincenzo)

piedimonte matese. Se il Partito non concederà la deroga al sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Capello, allora potrebbe essere il fratello Piero  a tentare la scalata al Parlamento Italiano.
Per ora si tratta solo di una indiscrezione senza alcuna conferma ufficiale. Ma già oggi, se non arriverà la deroga invocata dal primo cittadino di Piedimonte Matese, allora l’ipotesi della candidatura di Piero potrebbe essere più concreta.  Potrebbe essere quindi l’attuale presidente dell’Asi a competere nelle primarie con gli altri sfidanti del territorio. Chiaramente per una eventuale candidatura di Piero Capello alle primarie serve il permesso dei vertici del partito.
Tuttavia la speranza è l’ultima a morire e il sindaco di Piedimonte Matese da ieri sera alle 18 è in attesa della decisione del partito sulla propria richiesta di deroga. L’ultima parola spetterà comunque alla direzione provinciale, che sarà chiamata ad elaborare l’elenco definitivo, composto da un egual numero di donne e uomini, pari al doppio dei posti blindati concessi a Caserta nelle liste di Camera e Senato: in pratica, l’elenco sarà di 8, se i posti sicuri saranno 4; di 10, se saranno 5. Potranno votare solo gli iscritti alle primarie del 25 novembre e gli iscritti al Pd. Ogni elettore avrà la possibilità di esprimere una sola preferenza per genere, come avvenne alle ultime regionali. La consultazione si terrà il 29 e il 30 dicembre: per cui la direzione provinciale dovrà ratificare la decisione almeno 7-8 giorni prima (si parla del 21 dicembre).
Ed è evidente che gli equilibri interni all’organismo sono destinati ad assumere un peso determinante: il 54% dei posti è in mano alla maggioranza congressuale di Abbate, Caputo, Cappello, e degli ex diellini dell’Alto Casertano (Ludovico Feole e Pasquale De Biasio); mentre Stefano Graziano controlla i due terzi di quelli dell’opposizione.