Sessa Aurunca – Il Cardinale Bassetti a Sessa per la riapertura al Culto della Chiesa dell’Annunziata

Sessa Aurunca (di Giovanna Cestrone) – È stata riaperta oggi al culto la Chiesa dell’Annunziata di Sessa Aurunca, dopo un lungo periodo di restauro, durato quasi tre anni. Si è trattato di un lavoro articolato, laborioso e importante che ha interessato l’intera struttura. Nei tanti mesi di intervento, sono stati consultati tecnici competenti che hanno individuato sempre le soluzioni migliori, in continua collaborazione con la Soprintendenza di Caserta. La funzione religiosa di oggi pomeriggio, con la dedicazione dell’altare, è stata officiata da Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alla presenza di numerose autorità civili, ecclesiastiche e militari, e di tanti fedeli che hanno gioito per la restituzione alla comunità religiosa di un luogo di culto che risale al ‘500 e che è uno dei più importanti della Diocesi campana. La Santa Messa è stata concelebrata da Sua Eccellenza Orazio Francesco Piazza, e da Don Roberto Guttoriello Parroco dell’Annunziata e Direttore dell’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali Ecclesiastici. Prima della Funzione religiosa, il Sindaco Silvio Sasso, il Vescovo Orazio Francesco Piazza e il Cardinale Gualtiero Bassetti, hanno salutato le autorità civili, religiose e militari intervenute presso il Salone dei Quadri del Comune di Sessa Aurunca. Il Primo Cittadino ha colto l’occasione per lanciare un appello sul restauro della Cattedrale dopo l’eccellente lavoro svolto presso la Chiesa dell’Annunziata grazie ai fondi dell’8 × mille destinati alla Chiesa Cattolica. Il Cardinale ha concluso l’incontro con un elogio nei confronti dell’operato di Sua Eccellenza Orazio Francesco Piazza e i suoi ottimi rapporti con il clero e la Comunità. L’intervento di ristrutturazione della Chiesa, è stato presentato giovedì scorso nel Salone dei Quadri dal direttore dei lavori, Architetto Antonio Maio, che illustrato le fasi di intervento sul Tempio sacro alla Comunità. Oltre alla sua riapertura al culto, era stata annunciata anche la rinascita delle opere sociali e di carità ad esso connesse, come ad esempio la vecchia struttura deputata ai bisogni dei più poveri e indigenti.