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CELLOLE / PERUGIA – Scandalo Casale, la vittima  davanti al giudice conferma le accuse

CELLOLE / PERUGIA – Oggi, Dalma Migliorati, rispondendo alle domande del giudici e degli avvocati ha ripercorso – in aula del Tribunale di Perugia – l’intera vicenda che ha portato sul banco degli imputati Pierluigi Casale, comandante dei vigili urbani di Cellole, attualmente sottoposto al braccialetto elettronico (cavigliera).  Migliorati è stata interrogata per circa tre ore, assistita dall’avvocato Luca Valigi, parlando di quel rapporto affettivo nato a Foligno, proseguito a Cellole, in provincia di Caserta, fino alla rottura, e alle successive violenze messe in atto da Casale. La vittima ha riferito di aver iniziato a notare “atteggiamenti iracondi e una gelosia eccessiva”, con episodi di controllo arrivati all’accesso in casa della donna da parte dell’uomo per carpire numeri e password dei social network, per poterla controllare online. Poi la diffusione di immagini intime su siti di incontri o di intrattenimento. La donna ha raccontato anche di minacce e azioni per farle perdere il lavoro, denigrandola.
Casale, secondo l’accusa mossa dalla Procura della Repubblica di Perugia, sarebbe anche responsabile dell’incendio dell’auto della donna. Fiamme che avevano avvolto anche altre due vetture di condomini. Ad incastrare l’uomo, secondo la Procura, le immagini di un distributore e l’aggancio del suo cellulare alle celle telefoniche vicino all’abitazione della donna.  Casale ha sempre respinto ogni accusa affermando di aver fatto molti regali alla donna, tra viaggi, lavori in casa, prestiti, per oltre 10mila euro; soldi finiti al centro di un contenzioso in sede civile tra i due.
Dopo tre ore di interrogatorio il giudice ha interrotto rinviando tutto al prossimo mese di maggio quando Migliorati salirà ancora sul banco dei testimoni per rispondere alle domande degli avvocati difensori dell’imputato.

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