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TEANO – Perseguitava la sua ex, imprenditore a processo

TEANO. Stalking, scelto il giudice che dovrà giudicare Antonio Pellegrino. Si tornerà inaula il prossimo febbraio. Questa la decisione assunta l’altro giorno.
Perseguitava, molestava e picchiava al sua ex compagna.   Giusy ebbe il coraggio di denunciarlo. Circa un anno fa, il blitz dei carabinieri che portò in carcere un imprenditore dell’agro aversano. Per la giovanissima Giusy fu la fine di un incubo. Da mesi era perseguitata, minacciata e maltrattata dal suo ex compagno con il quale aveva avuto una breve ma intensa storia d’amore che aveva portato anche alla nascita di un figlio. Ben presto, però, la relazione incomincia ad incrinarsi; le liti e i dissapori fra i due sono sempre più frequenti. Poi la decisione della ragazza che – sostenuta anche dalla famiglia – decide di interrompere la relazione con Antonio Pellegrino – piccolo imprenditore residente nell’Agro Aversano – che dfu costretto a lasciare l’abitazione della coppia.  Ma lui non si rassegnò, tentando in ogni modo di riconquistarla senza però riuscirvi. Allora scattò la follia che si concretizzò con ripetute azioni di molestia verso Giusy. La donna sarebbe stata anche picchiata in diverse occasioni. Da qui la decisione della ragazza di procedere alla denuncia nei confronti dell’ex compagno. Dopo qualche mese di indagine, condotte dai carabinieri della locale stazione, los corso nove ottobre, i Carabinieri della stazione di Teano, al comando del maresciallo Augusto Proietti,  arrestarono  il 22enne Pellegrino. L’uomo – arrestato a seguito di una ordinanza di custodia cautelare – fu rintraccaito presso la propria abitazione di  San Marcellino dove fi poi collocato agli arresti domiciliari.  Secondo l’accusa,  Pellegrino si è reso responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. L’amara vicenda della ragazza sembra essere così finalmente giunta ad un epilogo dopo mesi di vessazioni che la donna ha dovuto subire. Il tutto infatti ha avuto inizio nel gennagio del 2009. Mesi di minacce, molestie fisiche, verbali e tramite messaggi telefonici. Ora lei, Giusy, sicuramente è più serena. La donna – che si costituiesce parte civile – ha affidato la propria difesa all’avvocato Ciro Blabo. Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa” e perfino l’invio di fiori o regali, possono essere graditi segni di affetto che, tuttavia a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy, giungendo perfino a spaventare chi ne è destinatario suo malgrado.  A diventare “molestatore assillante” o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro. Una prima tipologia di molestatore insistente è stata definita “il risentito” .

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