TEANO – Giudice di Pace, ai sindaci non interessa

TEANO. Si è svolta ieri mattina la riunione  dei sindaci del territorio che dovevano assumere precisi impegni per evitare che l’ufficio del giudice di pace di Teano venga chiuso.
Ai sindaci dei comuni interessatila cosa sembra interessare davvero  poco tanto che solo quattro municipi erano presenti: Teano, Vairano Patenora, Pietravairano e Tora e Piccilli. Il resto hanno preferito dedicarsi, probabilmente,  ad altre cose.
Tuttavia, nonostante la delusione per la scarsa partecipazione alla riunione, i presenti hanno deciso di preparare una delibera che poi sarà sottoposta a tutti gli altri sindaci dei comuni interessati per l’approvazione.
L’iniziativa nasce dalla volontà di Stafania Camerlengo, coordinatrice  dell’ufficio sidicino la quale è riuscita a scuotere la politica locale. In base ad un decreto legislativo del Governo ed in virtù della legge delega 148/2011 che ridisegna le circoscrizioni il presidio giudiziario teanese dovrà essere accorpato e trasferito presso gli uffici del Giudice di Pace di S.Maria Capua Vetere. L’ufficio del Giudice di Pace di Teano, oltre ad essere uno storico presidio per l’amministrazione della giustizia, rappresenta un servizio di grande utilità per tutti i cittadini e gli abitanti dei Comuni di Teano, Baia e Latina, Caianello, Vairano Patenora, Pietramelara, Pietravairano, Riardo e Roccaromana. La soppressione dell’ufficio del Giudice di Pace sia per i cittadini che per gli avvocati determinerebbe sicure ripercussioni negative per gli evidenti disagi logistici, per gli ulteriori aggravi di costi a cui gli stessi andrebbero a sottoporsi oltre alle ricadute evidenti sull’indotto. Ma ancora, l’ufficio unico di S.Maria abbraccerebbe un estensione territoriale enorme che ingloberebbe realtà cittadine con un tessuto connettivo sicuramente diverso, con una realtà giudiziaria completamente diversa.
Il decreto legislativo però dà la possibilità agli enti locali interessati di consorziarsi e quindi “mantenere- recitano gli artt. 2 e 3 della legge – gli uffici del giudice di pace con competenza sui rispettivi territori, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi”.
A tal proposito sarebbe assolutamente necessario che l’attuale amministrazione comunale – la quale prontamente ha intrapreso una verifica della fattibilità – sollecitata anche dalla classe forense ponesse in essere tutti gli interventi opportuni per verificare la possibilità  di mantenimento dell’esistente ufficio anche attraverso la costituzione di un consorzio con Comuni limitrofi. Semmai, sarebbe anche auspicabile, con sollecitazione delle superiori istituzioni, proporre che a favore degli Enti Locali che optino per il mantenimento degli Uffici siano destinati gli introiti (contributi unificati, spese e diritti di copia, ecc.) relativi alle controversie incardinate innanzi ai medesimi Uffici.

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un commento

  1. Scusate ma il ” piacere” a chi viene fatto ai cittadini che magari mai o una volta nella vita adiscono al giudice di pace o agli avvocati e dipendenti dell’ufficio che quotidianamente vi si recano ma che per questo vengono pagati ???? I costi della tenuta di questo ufficio giudiziario ( non tribunale o procura) dovrebbero cadere sui cittadini, attraverso gli enti locali, per far ” risparmiare” i disagi agli avvocati ??? Mah ! Per me hanno fatto bene i sindaci assenti !