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PIEDIMONTE MATESE – IANNOTTA VUOLE FARE IL SINDACO E ACCETTA LA “CORTE DEL NUOVO CENTRO DESTRA. COSTARELLA E SIMONETTI POTREBBERO SEGUIRLO

PIEDIMONTE MATESE – (Ettore Fiermaosca) –  Marcellino Iannotta corteggiato dal Nuovo Centro Destra. Sarebbe in procinto di aderire all’area del Ministro Angelino Alfano per fare una sorta di prova da leader prima della candidatura da Sindaco che avverrà tra qualche anno.  Iannotta che fino alla  morte del Patriarca Dante Cappello gli è stato vicino sia moralmente che politicamente ora potrebbe prendere strade diverse da quelle del nipote Vincenzo attuale Sindaco. Iannotta che di voti ne ha portati e pure troppi a Piedimonte Democratica unitamente a suo fratello Franco piazzandosi secondo eletto in lista, da qualche  tempo è in netta contrapposizione politica con le scelte di Vincenzo Cappello, divergenze che potrebbero portare lo stesso a dire si al Ncd di Alfano dove militano numerosi esponenti di quella che fu la Dc casertana. Oltre Iannotta nel Nuovo Centro Destra c’è gia Pinuccio Simonetti anche lui Consigliere dell’era Cappello. Potrebbe esserci  anche Attilio Costarella che si muove in simbiosi con Iannotta e proviene da ambienti forzisti. Un trio d’assi quindi che potrebbe essere già la prova di forza per un ipotetica compagine elettorale per le prossime elezioni comunali, fra poco meno di trre anni,  nel capoluogo matesino. Non è escluso che ci potrebbe essere un ritorno di fiamma di Costarella oltre a Pisani nella scuderia di Carlo Sarro.  Il candidato  del Partito Democratico invece sembra essere Costantino Leuci sponsorizzato da Vincenzo Cappello. Tutte ipotesi politiche alle quali servirà il tempo necessario prima di diventare realtà.

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6 commenti

  1. costarella…..hihihihihihji….simonetti…huhuhuhuhuhu….iannotta….BUAHAUAHAUAHAUAHAUAHAAUAHAU….!!! Ora ci mancano solo i brutos e il trio lescano e la lista è bella è fatta….BUHUHUHUHUHUHUHUHU…..!!!

  2. Ma se questi tre si identificano nel NCD, come mai coerentemente non escono ORA dalla maggioranza? E come fa il sindaco davanti ai loro comunicati e autodichiarazioni di appartenenza a tollerarli nella sua compagine? Questi sono i segni tangibili che la politica è finita nelle mani di persone senza un minimo di serità, sempre pronta a fornire pessimi esempi di quella che dovrebbe essere un nobile rappresentazione della vita e poi, con quali voti credono di procedere?
    Questa gente gioca con gaiezza infantile sul dramma della città e della gente con smodata arroganza e prima lo TSUNAMI a 5STELLE arriverà a travolgerli e meglio sarà per tutti. Cosicchè Iannotta tornerà all’arcaico, costarella andrà ai suoi bei convegni fumosi sull’Unità d’Italia e Simonetti a fare l’imitazione del motom per la gioia di grandi e bambini. Ma tutti e tre riusciranno a godere di quella piacevolezza corrisposta che non sono riusciti ad ottenere per tracotanza politica (si fa dire “politica”). Dopo di chè una panchina li attende e sulla quale potranno raccontarsi tra loro degli antichi fasti di quella che fu una vita politica volgare per concezione, fallimentare per risultati e….MEDITARE.

    Infine sarà l’oblio, come si conviene agli ignavi.

  3. Ma non era dell’IDV

  4. Invece di riciclarsi di nuovo, il caro Costarella, rispondesse su dove è finito l’archivio comunale sparito quando era assessore con la giunta Sarro, dove sono finite le fontane di P.zza De Gasperi e della villa comunale, dov’è finita la lapide che stava a San Filippo, dove sono finiti i mascheroni delle fontane della sorgente, quant’è costato quel caos che si chiama toponomastica, chi sono stati i benefeciari del corrispettivo annesso, dove sono finite le braccia della statuina della villa e soprattutto, HA MAI PRODOTTO DENUNCE ALL’AUTORITA’ COSTITUITA?
    Questo dovrebbe fare Costarella invece di fare il saltafossi come suo solito. Dice di essere uomo di tanta cultura e sopporta tutto questo? La cultura, il caro Costarella, dovrebbe sapere che, non sono i suoi convegnetti comatosi per mummiette in stato vegetativo e riempirsi di vanaglloria, o mettere i suoi tirapiedi nelle strutture storiche, ma vigilare su di esse come un armigero. QUESTO E’ IL MANDATO CHE GLI HANNO ASSEGNATO I PIEDIMONTESI!

  5. Per fare il sindaco a Piedimonte non ci vuole niente, basta celebrare qualche matrimonio, partecipare alle processioni, dare una pergamena di commiato, ergere qualche simbolo religioso dove capita capita (a rischio che uccida qualcuno), raccontare qualche balla, tipo che la paghetta la si devolve ai poveri, qualche pacca sulla spalla chiedendo se le galline hanno incominciato a fare le uova giusto per fingersi uno DENOI e soprattutto lasciare che dirigenti e loro “collaboratori” facciano tutto quel che c…o vogliono. Tanto, i SORDI, ce li metteno i fessi.

  6. Poveri illusi. Quando non siete comici siete solo patetici. Mi vergogno io per voi e se avessi un figlio come voi preferirei annegarlo prima che faccia i danni che avete fatto voi. Giocate sulla pelle della gente fingendo di fare politica e non siete nemmeno i surrogati della politca, di cui avete svilito il senso per appagare i vostri complessi di inferiorità. Poveracci.