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VAIRANO PATENORA – Scuola, professori trattati come schiavi: senza stipendio e costretti a pagarsi i contributi. Scattano le denunce. Europa 2000: noi estranei

VAIRANO PATENORA – Professori trattati come “schiavi”. Scattano le denunce. Un dettagliato esposto, firmato da alcuni professori, sarebbe stato inoltrato alla Guardia di Finanza di Piedimonte Matese, ai carabinieri della stazione di Vairano Scalo e all’ufficio scolastico regionale per la Campania. Tutto accadrebbe in  una scuola parificata dove – addirittura – i professori sarebbero costretti a pagarsi i contributi, a firmare buste paghesenza incassare mai un centesimo e, inoltre, a certificare le presenze degli alunni che invece si troverebbero altrove.  Ma c’è di più: i professori sarebbero costretti a versare una quota (circa 200 euro) all’anno ai gestori dell’Istituto per l’ordinaria manutenzione della stessa scuola. I professori sarebbero costretti a subire tutto questo per ottenere in cambio il punteggio previsto dalla norma di legge.

Ecco la denuncia  firmata da tre professori:

“Siamo insegnanti in cerca di punteggio presso le scuole paritarie e la nostra è una denuncia dopo mesi di vessazioni e di ingiustizie patite presso una scuola paritaria vairanese. I gestori per poter dare la possibilità di insegnare (dopo esser stati raccomandati vivamente da persone a loro vicine), obbligano, noi precari, a sottostare alle inique condizioni lavorative cui non è possibile sottrarsi: Già il primo giorno sono stati chiari: ci hanno detto che gli studenti non frequentano le lezioni e dobbiamo necessariamente  attestare il falso, e cioè la presenza in aula di ragazzi che, invece, nella migliore delle ipotesi, sono altrove a lavorare. Sul registro personale e quello di classe, attestiamo falsamente la presenza degli studenti ma, in aula, se tutto va bene in una classe di 20 persone, ne sono presenti solo tre o quattro.  Rischiamo di andare sotto processo, come già avvenuto in alcune scuole paritarie in quel di Santa Maria Capua Vetere, perchè dobbiamo attestare presenze non veritiere. E badate bene che un alunno può anche fare una rapina, noi gli forniamo l’alibi della presenza in aula.  Ma non è tutto. A fine mese, dichiariamo di aver ricevuto il compenso ordinario firmando la busta paga, ma, in realtà, non percepiamo alcuno stipendio. Siamo costretti a firmare e a dichiarare il falso perché questa finta retribuzione garantisce il pagamento dei contributi previdenziali, condizione necessaria per l’attribuzione dei 12 punti annuali in graduatoria. Contributi che, udite bene, ci costringono a pagare! E già, non solo firmiamo la busta paga senza percepire stipendio, ma inoltre, dobbiamo necessariamente pagare i contributi di tasca nostra. Che vergogna. Per non dire del contributo extra di 200 euro che dobbiamo versare ai gestori, per le spese di manutenzione della scuola. Siamo stanchi di essere derisi, sfruttati. Lavorare gratuitamente nelle scuole paritarie può apparire uno scandalo ai più, ma qui in Campania è la regola. Dai noi,  inoltre, anche gli stessi segretari devono sottostare alle inique condizioni dettate dalla proprietà. Aiutateci, e che l’ennesima denuncia non resti taciuta! Grazie”.

LA PRECISAZIONE DELLA SCUOLA EUROPA 2000 (Agg. 17/04/2014)

CHIAREZZA E TRASPARENZA I PRINCIPI DEL CENTRO STUDI EUROPA 2000: Rimane aberrato il Rappresentante legale della Scuola Paritaria “Centro Studi Europa 2000” difronte allo scandalo dei docenti costretti a versare un contributo mensili  per il mantenimento dell’istituto Scolastico ove gli stessi prestavano il loro servizio.  Trasparenza e chiarezza, sono questi i vessilli che da anni di esperienza accompagnano la Scuola,  il cui coordinatore didattico, dinanzi all’accaduto precisa: “ Il fenomeno non riguarda i nostri Istituti. I docenti sono professionisti a cui deve essere riconosciuta indipendenza e primarietà nella scuola, senza i quali non sarebbe possibile la costruzione del domani. Che gli altri rispondano delle loro azioni”. Alla luce di ciò, Il Centro Studi Europa 2000 prende le distanze da quanto verificatosi, in ambito scolastico, nel piccolo comune di Vairano Patenora- Fraz. Scalo precisando che la loro attività  prosegue tranquillamente, non essendo stata colpita affatto da quanto riportato nell’articolo dei giorni precedenti.

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un commento

  1. nonsenepuòpiù

    Sono anni che va avanti questa cosa (almeno così mi raccontavano anche per quanto riguardava gli esami di maturità: tracce che uscivano, equipe di elaboratori organizzati e temi svolti e problemi risolti che rientravano) e nessuno ha mai avuto il coraggio di reagire, denunciare o quant’altro. Del resto questo era un modo abbastanza sicuro per riuscire ad avere il ruolo e tutti sopportavano le vessazioni, i compromessi e tutto ciò che ne conseguiva. Sinceramente comprendevo chi non reagiva ma non concordavo (mi dicevano che per un posto sicuro si fa anche di peggio), ma devo dire che, finalmente, questi tre prof. hanno dimostrato davvero di avere gli attributi e hanno fatto la cosa giusta. Questa denuncia non modificherà l’andazzo della nostra terra, ma sicuramente qualche mela marcia (che ha fatto piangere tanta gente) verrà eliminata dal cesto delle brutture. Complimenti!