Vairano Patenora – E’ terminato il processo a carico di un 42enne accusato di violenza sessuale e di maltrattamenti a carico della moglie. L’imputato, assistito dall’avvocato Ernesto De Angelis, ha affrontato il processo con la formula dell’abbreviato subordinato alla testimonianza della vittima. Una testimonianza che, in parte, è stata favorevole alla difesa. Oggi il giudice ha emesso sentenza sul caso decidendo di assolvere Lacatusu Miahi, di anni 42, nato in Romania, residente in Vairano Patenora, dall’accusa di violenza sessuale. L’imputato è stato condannato, invece, a due anni e otto mesi di carcere per il reato di violazione di domicilio, lesioni aggravate, violenza privata, reati ripetutamente commessi – anche di fronte ai figli minori della coppia – ai danni della moglie. La moglie, Beatrice 26 anni, era considerata, secondo l’accuda, alla stregua di un oggetto di sua proprietà, picchiata quasi quotidianamente, umiliata nella sua dignità di donna e madre, privata della minima indipendenza economica. L’indagato manifestava una gelosia ossessiva e morbosa, favorita dalla sua dedizione al consumo di alcolici, condizioni che accentuavano l’intento di altrui dominio. Emergeva poi che l’indagato, anche successivamente alla separazione con la moglie, proseguiva comunque nel perseguitare la ex compagna, intendendo comunque mantenere una situazione di dominio, al punto di violare il nuovo domicilio e spaventarla. Le serrate indagini, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, e condotte dal maresciallo Palazzo della stazione carabinieri di Vairano Scalo, sono state esperite a seguito delle denunce presentate dalla persona offesa.
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