ALVIGNANO / GIOIA SANNITICA – Appalti truccati, la cassazione ha deciso: respinte le richieste dei difensori e accolte quelle del pubblico ministero. Ritorna la bufera per Luigi Imperadore, Angelo Di Costanzo, Francesco Raucci, Vincenzo Mario e Francesco Iavazzi fratello patron di Juve Caserta. I giudici della massima corte romana hanno accolto quindi la tesi dell’accusa della procura di Santa Maria Capua Vetere contro cinque indagati relativamente a tre episodi contestati. Esattamente per i giudici romani esistono i gravi indizi di colpevolezza nell’ambito della turbativa d’asta contestata per le gare di appalto, per la gestione della monnezza, nei comuni di Alvignano e Casagiove. Così come esiste un robusto impianto accusatorio relativamente alla vicenda Iavazzi nell’ambito dell’inchiesta assopigliatutto. Ora gli atti ritornano ai giudici del riesame di Napoli che avevano annullato quelle accuse alleggerendo la posizione dei cinque indagati. E’ chiaro che dopo il prossimo riesame la posizione dei cinque potrebbe appesantirsi, corrono maggiori rischi quelle figure attualmente in libertà, come l’ex presidente della provincia di Caserta, Angelo Di Coastanzo, l’ex capo dei vigili urbani di Alvignano, il super consulente della Termotetti, Francesco Raucci, e lo stesso Iavazzi. Potrebbe non cambiare nulla, invece per il numero uno di Termotetti, Luigi Imperadore, che già si trova ai domiciliari e che sperava nella cassazione per ritornare in libertà. Una richiesta che la cassazione ha respinto.
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